Dovranno raccontare tutto. Di nuovo. Le tre sorelline del Parco Verde che hanno squarciato il muro di omertà e silenzi nelle palazzine Iacp di Caivano dovranno essere sottoposte all’incidente probatorio

Dovranno ripetere ciò che hanno già detto mesi fa a psicologi e pubblici ministeri, rivivere quelle fasi controverse della loro vita, delle quali hanno già parlato alle assistenti sociali. Le bambine sono le principali accusatrici di Raimondo Caputo, in carcere con la gravissima accusa di avere violentato e ucciso la piccola Fortuna Loffredo. 

Sono state loro. con le loro dichiarazioni ad incastrare l’orco del Parco Veder, Titò l’uomo nero che avrebbe violentato e ucciso la dolce Chicca.

Oggi sono state chiamate a confermare le accusa contro il patrigno, Raimondo Caputo.

Intanto Mimma Guardato, la madre della piccola fortuna Loffredo, dalla sua casa nel parco verde di Caivano ai microfoni di Ottochannel chiede la verità sulla morte di sua figlia e sulla morte del piccolo Antonio, morto esattamente un anno prima della sua Chicca volando sempre dal settimo piano di quel palazzo. 

 

Il caso venne archiviato in un primo momento come incidente, è ora inquadrato sotto un'altra luce: fu omicidio volontario.

Una donna ha raccontato che Marianna Fabozzi, in carcere con l’accusa di avere coperto il compagno, Raimondo Caputo, sia per gli abusi sulle sue figliolette che per le violenze e l’omicidio di Fortuna, avrebbe spinto il bimbo, suo figlio, giù dalla finestra.

Simonetta Ieppariello