Benevento

«Le nostre sono proposte concrete, non chiacchiere. Vi fanno credere che il reddito di cittadinanza è un'utopia, ma l'Onorevole Carlo Sibilia e il Senatore Sergio Puglia stasera ci hanno illustrato con estrema semplicità che non è così. È il momento di dire basta a chi vuole ridurci a sudditi: noi siamo cittadini e dobbiamo far valere i nostri diritti». Marianna Farese commenta così gli interventi di Carlo Sibilia e Sergio Puglia, portavoce rispettivamente alla Camera e al Senato, a piazza San Modesto, nella serata dedicata al reddito di cittadinanza.

Sibilia ha prima ringraziato chi finanzia il Movimento con contributi volontari ricordando che, a differenza dei partiti, non ci si serve di entrate provenienti dall'alto, poi è entrato nel cuore della questione esortando gli elettori a cambiare registro. «Dobbiamo smetterla di dare potere a persone che non mettono l'onestà al primo posto. Siamo pieni di esempi di Comuni dati in pasto a politici con la fedina penale sporca. Marianna e i candidati al consiglio comunale del Movimento 5 Stelle hanno la faccia pulita di chi vuole governare la città mettendosi al servizio dei cittadini. Non perdiamo questa opportunità».

A Sergio Puglia è toccato spiegare più analiticamente il disegno di legge. «In Europa solo Grecia e Italia non adottano il reddito di cittadinanza, vi siete chiesti perché? Chi ci governa sta facendo passare la nostra proposta come infattibile, ma lo fa perché andrebbe ad intaccare i loro stipendi d'oro e le lobby. Analizzando i dati Ocse siamo riusciti a stabilire la somma minima di reddito al di sotto della quale gli individui non riuscirebbero a vivere bene. Occorre dare dignità a tutti i cittadini fornendo loro opportunità di lavoro, corsi formativi e chance di integrazione all'interno della quotidianità. Troviamo assurdo che in Italia ci siano venticinquenni senza lavoro e settantenni costretti a lavorare, le cose devono necessariamente cambiare».

In relazione al caso specifico di Benevento, Marianna Farese ha affermato che il “reddito di dignità” è uno dei punti qualificanti della “stella” del Programma dedicata ai Beni comuni: «Con noi a Palazzo Mosti ogni euro che verrà risparmiato da questo Comune, con l’abbattimento dei costi della politica (a partire dalla mia indennità) e l’uso oculato delle risorse pubbliche sarà utilizzato per il “reddito di dignità”, che si sta sperimentando in altre città amministrate dal M5S. Nessun cittadino deve rimanere indietro. Non è possibile che alcuni cittadini divengano ricattabili perché privi delle risorse indispensabili per vivere».