Benevento

Dall’Arco di Costantino allo Stadio delle Terme di Caracalla attraversando l’immensa storia romana l’Italia ha stravinto la Coppa del Mondo nella 50 km di marcia grazie ad un grande Alex Schwazer, subito vincente al rientro dopo quasi quattro anni di stop per doping, a Marco De Luca e ad un meraviglioso Teodorico Caporaso. Azurri sul gradino più alto del podio e per il marciatore sannita una grandissima emozione. Per Caporaso una gara fantastica con il suo nuovo primato personale 3:48.29 che vale la qualificazione alle Olimpiadi di Rio de Janeiro. Quando ha tagliato il traguardo, dove ad accoglierlo c’era il presidente del Coni Giovanni Malagò, il sannita si è lasciato andare ad una grande esultanza perché ha capito di aver coronato il sogno di una vita. Il marciatore beneventano è il terzo degli italiani dopo Schwazer e De Luca, e merita ampiamente di andare ai giochi olimpici. “E’ stata una grandissima soddisfazione” ha raccontato a fine gara ai microfoni Rai Teo Caporaso. “Gara bellissima, ultimi metri fantastici che ricorderò per tanto tempo con molti tifosi in festa. Quando Alex Schwazer mi ha doppiato ho provato ad attaccarmi per mantenere il ritmo. Sono soddisfatto per il crono, ho fatto una partenza più lenta per finire in crescendo. Una grande rimonta che non credevo possibile. Tutti abbiamo fatto una grande stagione, eravamo nelle migliori condizioni per onorare al meglio la Coppa del Mondo in Italia. Schwazer? Non conta la mia opinione ma conta solo l’Italia che ha vinto. Grazie alla mia famiglia, alla mia fidanza Angela, a chi come Giovanni Caruso e Roberto Saginario mi hanno avvicinato all’atletica, ai gruppi di Benevento e Torre del Greco e al mio allenatore Diego Perez che mi ah permesso di arrivare a questi livelli”.