Un uomo di 36 anni incensurato, e quindi insospettabile, nascondeva in un borsone marijuana e cocaina. La custodiva in casa sua a Corso Vittorio Emanuele III, e quando i carabinieri sono arrivati, ha tentato di lanciare lo stupefacente dal balcone di un palazzo accanto al suo.

Un escamotage che non è servito a nulla: gli investigatori della compagnia di Torre Annunziata, coordinati dal capitano Andrea Rapone, lo hanno scoperto e inchiodato alle sue responsabilità. 
Giuseppe P. è stato arrestato con l'accusa di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. L'uomo, un operaio, prima di ieri non aveva mai avuto problemi con la legge.

È per questo che non si esclude che nascondesse la droga per conto di altri, che avrebbero potuto consegnargliela proprio perché era insospettabile. Dietro questo arresto quindi, potrebbe celarsi l'ombra dei clan di camorra o dei pusher che spacciano per loro. Ma ovviamente, al momento, sono solo ipotesi investigative.
I carabinieri, in seguito ad un'indagine lampo hanno colto l'uomo sul fatto e sono saliti sull'attico del palazzo alla ricerca dello stupefacente, che è poi stato sequestrato insieme a 420 euro, ritenuti il guadagno dell'attività di spaccio e materiale vario per il confezionamento della droga. Porta adesso è finito ai domiciliari in attesa del processo con rito direttissimo che verrà celebrato domattina al Tribunale di Torre Annunziata.

Redazione Na