De Magistris l'aveva promesso: non ci saranno impresentabili nelle mie liste: e alla fine Enzo Peluso, dipinto come il candidato massone, ha deciso di rinunciare togliendo così il primo cittadino da ogni possibile imbarazzo. Nonostante i sondaggi comincino a essere allarmanti, De Magistris non molla e conferma di voler "vincere al primo turno". Ma verso il voto nei partiti è ancora caos per liste e alleanze. A cominciare dal Pd. E Antonio Bassolino ne approfitta per l'ennesimo affondo: «Un partito e una campagna elettorale allo sbando, senza guida e senza testa». «A poche ore dalla presentazione delle candidature – accusa l'ex sindaco su twitter - non si conoscono le alleanze, i candidati alla presidenza delle municipalità, il capolista del Pd".

Parole che suscitano reazioni al vetriolo. L'attacco più feroce all'ex governatore arriva da Marco Di Lello in passato assessore regionale proprio con Bassolino: "lui ora lamenta un eccesso di liste – sottolinea Di Lello – tralasciando di ricordare che la coalizione che lo sostenne in Regione era composta da tredici liste dal Prc a Lubritto, ma – sentenzia Di Lello – forse è solo un problema di memoria". Nelle liste a sostegno di Lettieri intanto salta la candidatura di Alessandra Caldoro sorella dell'ex governatore che rappresentava il movimento Italia unica di Passera. lei dice di essere stata silurata dalla Carfagna e il fratello nemmeno l'ha difesa. Nessun accordo sulle liste ancora per Valeria Valente criticata da Roberto Saviano: "Un errore – dice lo scrittore di Gomorra – allearsi con il centrodestra più trasversale". E l'ex cosentiniano Vincenzo D'Anna, ora senatore nel gruppo di Verdini, in una intervista a "Repubblica" conferma: "Diamo quel quid in più per far vincere Valeria".    

Pierluigi Melillo