Benevento

"Negli ultimi cinque anni, il 78% dei beneventani che ha abbandonato la città è andato a risiedere nei comuni confinanti con il capoluogo. La città intercomunale, di fatto, esiste già. Si tratta di organizzarla: serve un patto politico-amministrativo tra i sindaci sanniti per ragionare assieme dello sviluppo del territorio. Benevento, in quanto capoluogo, è chiamata a guidare questo processo che deve partire dai comuni di prima cintura e poi guardare oltre. Nessuno vuole accorpare i Comuni o spostare le residenze, evidentemente: quando parliamo di 'Obiettivo 100mila' proponiamo la creazione di una alleanza territoriale utile ad armonizzare le politiche di pianificazione, a intercettare nuove fonti di finanziamenti, a valorizzare il nostro straordinario patrimonio culturale, ambientale ed enogastronomico per incrementare ulteriormente l'afflusso di turisti e prolungare la loro permanenza, a organizzare meglio i servizi pubblici per risparmiare risorse e rendere più efficiente il sistema". Così il candidato sindaco Raffaele Del Vecchio ha aperto il primo focus programmatico utile a lanciare il suo progetto di ‘Città aperta e a periferia zero’. In sala, la location è data dalla sala convegni del Museo del Sannio, amministratori, associazioni, rappresentanti dei comitati di quartiere e delle forze sociali e produttive. A tutti loro Del Vecchio ha chiesto uno sforzo ulteriore in termini di protagonismo e partecipazione: “Dobbiamo lasciarci alle spalle la crisi e cogliere le opportunità che sono dinanzi a noi. La politica deve fare la propria parte ma per determinare lo sviluppo del territorio serve l’impegno di una classe dirigente diffusa. D’altronde, la riforma Delrio, e il conseguente affievolimento delle funzioni della Provincia, destinata a scomparire, pone a tutti noi un tema ineludibile: o il Sannio si organizza e fa sistema o finirà con il perdere occasioni e identità". La seconda parte dei lavori, coordinati dall’architetto beneventano Raimondo Consolante, è stata invece dedicata alle problematiche delle contrade e all’obiettivo ‘Periferia zero’. Traguardo che Del Vecchio conta di raggiungere grazie alle misure del nuovo Psr. “All’interno della classificazione territoriale del PSR 2014-2020, infatti, - ha spiegato Del Vecchio - la città di Benevento rappresenta l’unico capoluogo di provincia della Campania considerato “rurale”. E’ la prima volta che accade ed è una novità importante perché ci offre l’opportunità di utilizzare una variegata gamma di opportunità legate alle diverse misure della Programmazione,  i cui beneficiari possono essere sia le imprese agricole e agroalimentari della città, sia le strutture di cooperazione agricola, sia lo stesso ente comunale. Questo ci consentirà di aggredire e superare alcune delle più gravi problematiche che tormentano le contrade della città”. Nello specifico, le misure introducono la possibilità di accedere, tra le altre, a finanziamenti utili alla realizzazione e al rafforzamento della rete stradale rurale, all’installazione di infrastrutture a banda larga e di impianti per la produzione di energia rinnovabile. Considerazioni condivise e fatte proprie da Franco Alfieri, consigliere delegato all'Agricoltura del presidente della Regione Vincenzo De Luca. "Il programma di governo di Raffaele Del Vecchio è un programma che la Regione si impegna a sostenere. Che non vuol dire che amministrazioni di colore politico diverso sarebbero penalizzate ma è certamente più agevole programmare e portare avanti le proposte se c'è una visione comune, un obiettivo condiviso. Per questo ai cittadini dico: la scelta del sindaco della propria città è una scelta importante. Che non può essere presa con leggerezza o esprimendo un sentimento di pancia. Serve un voto consapevole, per la persona giusta e il progetto di governo giusto. La filiera istituzionale funzionerà”. Ai lavori del Focus hanno preso parte anche il consigliere regionale Erasmo Mortaruolo, - che ha evidenziato gli effetti positivi determinati per la cittadinanza dal passaggio del Cabib alla Gesesa: "Quando si armonizza un servizio si crea un vantaggio per la comunità. In questo caso, il beneficio è stato per tantissime famiglie che ora usufruiscono di un servizio, parliamo di acque, migliore” – e Luigi Baccari, dirigente regionale del settore Agricoltura. Diversi gli interventi degli amministratori, di professionisti locali, di rappresentanti delle organizzazioni di settore.