Tolti i sigilli all'elettrodotto Terna. A deciderlo il tribunale del Riesame che ha accolto l'istanza presentata dai legali dell'impianto contro il decreto di sequestro convalidato dal gip del tribunale di Avellino. Un primo round alla Terna, dunque, ma la partita è ancora aperta. Si attendono le motivazione del Riesmae e il passaggio alla Cassazione. Intanto il cantiere è di nuovo funzionante. Si tratta dei 54 tralicci dell'impianto che da Castelnuovo di Conza che attraversare tutta l'Alta Irpinia e anche zone come il Goleto, di rilevante impatto paesaggistico. Il sequestro era stato operato dal l Corpo Forestale dello Stato di Avellino, in seguito alle indagini, coordinate dal pm Roberto Patscot, che per ora ha iscritto nel registro degli indagati 14 persone. Secondo le accuse le aree interessate dal passaggio dell’Elettrodotto nella zona di competenza del Comune di Conza della Campania erano sottoposte ad alcun vincolo paesaggistico, perchè in parte boschive ed in parte invece percorse da un corso d’acqua vincolato, quello del Vallone Rollo. Tra gli indagati i vertici di Terna. Nomi importanti come quello di Catia Bastioli, legale rappresentante, ma anche del suo predecessore, un altro nome pesante all’interno della società, quello del milanese Luigi Roth. Per loro le accuse a differenza del capo dell’Utc di Conza della Campania riguardano invece i profili legati al falso e alla violazione paesaggistica.
Dissequestrato l'elettrodotto Terna
La decisione del tribunale del Riesame
Redazione Ottopagine