Scuola e cultura sono parole ormai fatte di polvere. L’indifferenza, oggi, delle grandi politiche sulla tematica dell’educazione e della scuola pubblica nasconde un alibi per l’indifferenza ai nostri ragazzi, che rappresentano il futuro. L’ Istituto comprensivo di Montemiletto continua ad essere ricettore di dissapori all’interno del Consiglio d’Istituto.
In una intervista di qualche tempo fa al nostro quotidiano, l’attuale presidente d’Istituto, Nino Della Porta, aveva denunciato i vari problemi in cui versa la scuola scaricando la responsabilità alla vecchia gestione scolastica. Gli fa eco Angelo Pisani, suo predecessore fino a 2 anni, in carica per ben dieci anni: “con rammarico ho letto le dichiarazioni di Della Porta, che d’altronde faceva parte in qualità di consigliere della vecchia gestione del consiglio d’Istituto. Avrei voluto verificare registri e portarli direttamente alla Procura della Repubblica ma fino ad ora non ho avuto nessuna risposta”.
Le problematiche dell’Istituto comprensivo di Montemiletto sono molteplici secondo Pisani e vanno dall’assenza di un dirigente in loco : “ la dottoressa Flora Carpentiero, attuale dirigente è anche a Manocalzati “ ma non solo: non abbiamo più progetti per i nostri ragazzi, e questo non a causa di mancanza di fondi e finanziamenti ma soprattutto per assenza di idee e proposte” e continua “tutti i vecchi progetti messi in atto anche grazie all’impegno didattico ed educativo dei professori Filippone e Petrillo sono andati perduti.
Non esistono più. La nostra scuola, grazie ad insegnanti ottimi, era la prima in Irpinia ora è l’ultima”. Uno delle mancanze più gravi della scuola di Montemiletto è l’assenza di una palestra e di uno spazio dove i bambini delle elementari e delle medie possano svolgere l’ora di educazione fisica “tutt’ora assente dalla didattica, fino a qualche anno fa noi genitori avevamo preso la responsabilità di portare i nostri figli a Monteaperto pur di offrirgli questa opportunità che è importante nel percorso educativo.
Purtroppo da un anno e mezzo non c’è più nulla in questo senso”. Lo sfogo di Angelo Pisani è quello duro di un genitore che pretende stimoli e idee e vuole farsi portavoce di chi come lui vuole solo il meglio per i propri figli, ma si rende conto anche di un timore diffuso: “non c’è solo la paura di parlare ma anche di fare.