"Per il Gruppo del Pd e per l’Amministrazione Pepe, missione compiuta. Il Consiglio Comunale, seduta 28 aprile, ha approvato l’ultima trance dei debiti fuori bilancio”. A parlare è Giovanni Zarro, capogruppo del Pd al Comune. “Con quella delibera sono stati pagati tutti i debiti certi liquidi ed esigibili delle passate consiliature del Centrodestra ed anche di quelle della Prima Repubblica”, afferma Zarro che spiega: “La prossima Amministrazione è libera da questo ingombrante fardello. Ed il cittadino sa che debiti fuori bilanci non ce ne saranno più. E’tutelato dalla nuove norme sulla contabilità. Un’operazione di pulizia contabile radicale. E moralmente giusta. I creditori sono stati pagati. Giustizia è fatta. E il debito del Comune è stato ristrutturato. Da ora in poi, ad ognuno le proprie responsabilità e ad ognuno i propri meriti. Nella chiarezza. Il compito della “messa in bonis” delle finanze comunali deve proseguire con la riformulazione del Piano di Riequilibrio e con la sua presentazione entro la fine del prossimo mese di giugno. Come recita la legge di stabilità 2016. Deve proseguire ripensando la macchina comunale”. Sulla questione Tari Zarro spiega anche: “L’Amministrazione aveva aggiornato il Regolamento Tari come chiedeva la legge ed a più voci la commissione finanze del Comune, tutta, e le Associazioni di categoria. Al Testo presentato in aula dalla Giunta sono stati presentati degli emendamenti. Uno del PD ed uno dell’opposizione. Non sono stati ammessi al voto perché privi del parere dei revisori, assenti dall’Aula. L’alternativa o ritiro degli emendamenti o ritiro della Delibera. Il PD ha dichiarato di ritirare il suo emendamento. Per evitare la trappola che “il meglio è nemico del bene”. La opposizione è andata diritta diritta nella trappola. Non ha ritirato l’emendamento”. E accusa l'opposizione: “Anche le modifiche elaborate dall’amministrazione non sono state approvate. I danneggiati? Gli artigiani e i piccoli imprenditori. Grazie opposizione! Quando l’ira diventa padrona del cervello… così capita! Guai per tutti. Soprattutto per i contribuenti”. E conclude: “Quanto alla legalità della seduta. Non molte parole. Si leggano le leggi. La legge di stabilità 2016. Naturalmente sempre facendo ricorso alla intelligenza. Ma sul punto è chiarissima. Come la volontà del Comune. Il diritto di parola è assicurato a tutti. Non solo però per dire sciocchezze”.