Salerno

Federica Pellegrini sarà la “portabandiera” italiana ai giochi di Rio, toccherà a lei capitanare una squadra ricca di donne in possesso di talento e carattere. Tra loro c'è Irma Testa, la prima pugile della storia italiana a partecipare ai giochi da quando c'è il torneo “rosa”. L'atleta di Torre Annunziata ha fatto l'impresa al pre olimpico di Samsun in Turchia e ora punta ad una medaglia. “Dopo la qualificazione ero incredula, sembrava quasi che non mi facesse piacere ma non era così”. E' passato qualche giorno da qual momento e Irma Testa ora è un personaggio di spicco dello sport italiano. “Ho capito presto che questo sport per me era tutto. Il pugilato è stato sempre visto come uno sport prettamente maschile ma così non è perché ha tanto di femminile. La parola donna significa grinta, determinazione e capacità. Siamo costrette a superare tante difficoltà e la prima è il pregiudizio”. Irma Testa non è solo una pugile ma anche una diciottenne che ama leggere. A stregarla è stato Fëdor Dostoevskij. “Mi piace, non dà importanza alla sua apparenza. A lui non importa apparire ma essere”. La testa ha parlato anche del movimento italiano. “La squadra è compatta, se cresce una persona cresce tutta la squadra”. Per ora è l'unica campana ad essere qualificata, ma è sicura che a Rio non sarà da sola. “Marzia Davide? E' in forma, per me si qualifica”.