Una fresa sporca di sangue è stata trovata accanto al corpo di Giosuè Sorrentino, 35 anni, marittimo di Sant'Agnello ( Napoli) il cui cadavere è stato trovato con la gola tagliata a bordo di un mercantile in rada a Venezia. Secondo fonti degli investigatori la ferita mortale è compatibile con le lame dell'attrezzo. Oggi sarà eseguita l'autopsia che chiarirà il perchè della morte del campano.Si allontana l'ipotesi di un omicidio. Restano in piedi quelle di un incidente sul luogo di lavoro, piuttosto che di un suicidio. Si sfogliano le pagine dle suo diario che rivelano una particolare tristezza dovuta a motivi personali. I due giorni prima della tragedia Giosuè aveva scelto di restare in cabina. Aveva preferito stare da solo. Ma a distanza di due giorni amici e parenti di Giosuè rifiutano categoricamente l'ipotesi di un suicidio. A partire da suo padre Antonino e mamma Giuseppina. Sant'Agnello la sua comunità si stringe nel dolore per la tragica fine di un ragazzo umile, lavoratore e apprezzato da tutti.

Sulla vicenda il Pm di turno Stefano Ancillotto ha affidato le indagini alla squadra mobile lagunare che dopo i rilievi del caso ha risentito la ventina di uomini a bordo del mercantile.

La nave, per opportunità investigative, è stata trasferita da subito all'interno della città lagunare e portata in banchina a Marghera dove è in zona protetta e irraggiungibile mentre da fonti della squadra mobile è stato deciso di non rilasciare dichiarazioni fino alla conclusione degli accertamenti del caso.

Siep