“Verifiche e controlli sulle Asl della Campania per spingere a una reale applicazione della legge regionale a favore del parto fisiologico che, pur essendo stata varata dieci anni fa (fu promulgata nel marzo del 2006), non ha raggiunto i risultati sperati”. Così il presidente della Commissione Sanità del Consiglio della Regione Campania, Raffaele Topo. La Campania, infatti, detiene il primato in Italia per il numero di parti cesari, il 60%, contro una media nazionale del 35% mentre l”indicazione dell”Organizzazione mondiale della Sanita” e” pari al 15%. La percentuale più alta di cesari nelle cliniche private. Bene le strutture pubbliche: a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, si registra solo il 14,8% di cesari. "La legge non è stata applicata, dobbiamo passare dalle parole ai fatti - ammette Topo - il punto è che le linee guida indicate dal legislatore non sono state rispettate". Topo assicura che ne parlerà in commissione e si farà carico di approfondire la questione con il Commissario per la Sanità Joseph Polimeni (di nomina governativa) per istituire meccanismi tali da consentire "una valutazione per obiettivi raggiunti e poi una verifica a fine anno". L'ipotesi avanzata da Topo è quella di "operare verifiche ogni 18 mesi". Le misure di sostegno al parto fisiologico rientrano nelle più ampie strategie di salute della donna che il sistema sanitario campano potrà mettere in atto, e coordinare meglio, con il nuovo piano ospedaliero che, assicura il presidente della Commissione Sanità, "sarà pronto prima dell'estate".

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