La Camera ha approvato il ddl acqua. I voti favorevoli sono stati 243, i contrari 129 e due gli astenuti. Il provvedimento passa ora all'esame del Senato. Il provvedimento introduce norme su gestione, pianificazione e finanziamento del servizio idrico integrato e istituisce un fondo nazionale di solidarietà internazionale (garantendo anche il diritto a un quantitativo minimo vitale di acqua procapite di massimo 50 litri giornalieri, anche in caso di morosità). Il testo prevede inoltre che il servizio idrico integrato viene considerato un servizio pubblico locale di interesse economico generale assicurato alla collettività, che può essere affidato anche in via diretta a società interamente pubbliche, in possesso dei requisiti prescritti dall'ordinamento europeo per la gestione 'in house', comunque partecipate da tutti gli enti locali ricadenti nell'Ato (ambito territoriale ottimale). Modalità di affidamento per la quale, a seguito di un emendamento approvato dall'aula, è caduta la formula 'in via prioritaria'. La caduta di questa formula ha sollevato le proteste del M5s e Sinistra italiana. Il servizio idrico integrato non potrà essere sostenuto attraverso la fiscalità generale. Il provvedimento indica quali fonti di finanziamento la tariffazione, le risorse nazionali, come il fondo sugli risorse idriche istituito dal dl Sblocca Italia, e quelle europee destinate agli enti di governo per assicurare i livelli essenziali del servizio su tutto il territorio nazionale. Dovranno comunque essere installati contatori per il consumo in ogni singola abitazione, attività produttiva o commerciale, favorendo della tele-lettura attraverso la rete elettrica. Soppresso l'articolo relativo alla ripubblicizzazione della gestione del servizio idrico integrato che prevedeva l'assoggettamento al regime del demanio pubblico di acquedotti, fognature, impianti di depurazione e le altre infrastrutture. Inoltre si sancisce l'impossibilità di separare la gestione e l'erogazione del servizio e il loro necessario affidamento a enti di diritto pubblico (specificando la loro mancata soggezione al patto di stabilità interno relativo agli enti locali). Ma modifiche importanti hanno riguardato anche il rilascio e il rinnovo delle concessioni, la cui disciplina viene rimessa a un decreto legislativo da adottare entro il 31.12.2016 e sul quale sarà importante vigilare.  Il contributo di un centesimo per bottiglia di acqua minerale, in materiale plastico, andrà a sostenere progetti di cooperazione per l’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari finanziati dal Fondo nazionale di solidarietà internazionale.   

G.A.