Atripalda


Alla Casa di Cura Santa Rita arriva il nuovissimo Sistema Mammografico per Tomosintesi Lambda dbt, l'ultimo ritrovato tecnologico per  la prevenzione e l'individuazione del cancro al seno.

Come sempre la primavera si tinge di rosa alla Casa di Cura Santa Rita che, infatti, si schiera a fianco delle donne che fanno prevenzione del cancro al seno con la sua ultima acquisizione tecnologica: il Sistema Mammografico per Tomosintesi Lambda Dbt.

Dopo aver sensibilizzato la popolazione  femminile con numerose Giornate di Prevenzione insieme al senologo Ciro Saccone e al chirurgo plastico Carmine Mele, la clinica atripaldese cala un nuovo asso tecnologico, proponendo alle pazienti, lo strumento diagnostico più avanzato per la diagnosi del tumore al seno.
L'amore per la tecnologia del Presidente della Santa Rita Walter Taccone è ben nota a chi conosce le sue strutture – la Santa Rita ad Atripalda e il Centro Polispecialistico Futura Diagnostica ad Avellino – questa nuova apparecchiatura ne è la conferma.  
I normali mammografi a 2D, infatti, creano immagini bidimensionali che, in caso di seni molto densi, sono alla volte di dubbia interpretazione a causa della sovrapposizione di tessuto che può celare la lesione sospetta. Lambda DBT, invece, consente l'acquisizione di immagini molto più dettagliate e definite con un minor assorbimento di raggi X da parte della paziente. 
Le immagini grezze acquisite vengono poi ricostruite mediante algoritmi di ricostruzione specifici che generano una serie di immagini bidimensionali il cui numero dipende dallo spessore del seno, tale sovrapposizione di strutture, perciò, consente di caratterizzare meglio i margini delle lesioni e di rilevare anche quelle di piccole dimensioni. Facendo una similitudine, si può dire che con una macchina tradizionale è come leggere le lettere contenute nelle pagine di un libro sovrappostele le une alle altre mentre, con Lambda DBT, è come leggere le lettere di un libro pagina dopo pagina, senza sovrapposizioni.

Redazione Av