Referendum, domani si vota: è battaglia sul quorum

di Pierluigi Melillo

“Rispetteremo la volontà degli italiani”, dice ora Renzi, alla vigilia del voto per il referendum sulle trivelle che solo l'altro giorno aveva definito “una bufala”. “Non è un voto politico”, chiarisce il premier, che però sottolinea come siano “in gioco undicimila posti di lavoro”. Ma, intanto, Carlo Sibilia del Movimento Cinque Stelle annuncia una querela contro Renzi per il suo invito all'astensione: “E' un reato”, dicono i grillini, ma anche esponenti del pd come i governatori delle regioni che si sono battuti per il referendum ritengono che “l'appello a non votare violerebbe la costituzione”. L'unico a schierarsi contro è stato il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, secondo il quale “questo referendum è un imbroglio, mi auguro che non raggiunga il quorum”. Ma in regione nemmeno la presidente del consiglio regionale Rosetta D'Amelio del Pd è in linea con la posizione del governatore. Si sono schierati per il sì anche Bassolino e il sindaco De Magistris, che dice: “Nel nostro mare ci devono stare cozze e vongole, non trivelle”. 

Le urne si aprono domani: si voterà dalle 7 alle 23, la vera incognita è relativa al quorum: ossia il referendum sarà valido se parteciperà la metà più uno degli elettori. E non sempre è andata bene, dal 97 a oggi sono falliti sei degli ultimi sette referendum: solo l'ultimo, quello sull'energia nucleare riuscì a passare. E' una battaglia che ha infiammato lo scontro politico ma che ha coinvolto poco i cittadini.

Chi vota si, vuole che allo scadere delle concessioni le autorizzazioni per l'estrazione di gas e petrolio in mare non siano rinnovate e le piattaforme dovranno essere smantellate, chi vota no vuole invece che le concessioni durino fino all'esaurimento dei giacimenti di gas e petrolio, quindi le trivellazioni entro le dodici miglia andranno avanti. E' in gioco anche la politica energetica del futuro, mentre il Wwf lancia un altro allarme: in mare ci sono 39 ruderi di piattaforme che non producono più nulla ma rischiano di provocare dei disastri ambientali.