Montesarchio

Cose del genere non dovrebbero mai accadere. Aver visto a un certo punto della sfida il presidente Mataluni incamminarsi tutto solo verso il settore del Ponte 98, dopo l'ennesimo epiteto dedicatogli, non lasciava presagire nulla di buono. Una reazione senza pensare dopo esser stato chiamato in causo con parole poco gentili, per usare un eufemismo. Peccato, poche persone che hanno rischiato di rovinare un pomeriggio tranquillo di una gara tanto attesa come poteva e doveva essere Ponte 98 – Montesarchio.

“Premetto – inizia il presidente dei caudini – che l'accoglienza della società, dei giocatori e dell'allenatore del Ponte è stata eccezionale a inizio gare e alla fine. Qualcosa di ineccepibile se si considera che il tutto è stato fatto dopo la nostra vittoria. Tutti dovrebbero prendere esempio dalla società del Ponte, anche noi del Montesarchio e lo dico seriamente. Ribadisco i complimenti. Ma mi fermo a loro”.

Il distinguo nasce dal fatto che, a un certo punto della sfida, qualche sostenitore ha iniziano a inveire contro il presidente Mataluni che, alla fine, preso dalla rabbia e senza pensare, e questa è una colpa, ha cercato di farsi giustizia da solo avviandosi verso il settore di casa. Fortuna ha voluto che non succedesse nulla, fortuna ha voluto che arrivasse la rete di Agata nello stesso momento. La situazione è così ritornata alla calma.

“Purtroppo in queste categoria di incivili se ne incontrano tanti e questi spesso vanno a finire dentro a uno stadio. Avrebbero dovuto sfruttare tutta la grinta per incitare la loro squadra che sta attraversando un momento di difficoltà e invece a un certo punto della gara hanno pensato bene di prendersela con me. E quando mi vengono toccati certi valori con parole pesanti, il rischio è questo. Ho perso le staffe e poteva succedere qualcosa per colpa mia. Di questo mi assumo la responsabilità perchè non avrei dovuto avere quella reazione. Purtroppo quando vai su un campo di gioco e cominciano a tirarti in ballo con cose poco simpatiche, può succedere di perdere le staffe. Ripeto, però, me ne assumo la responsabilità perchè avrei dovuto pensarci bene prima di avere quella reazione”.

Sentendo il presidente Mataluni si capisce benissimo che il tutto non nasce dal nulla. Potrebbe essere il frutto di un attacco fatto dal presidente nei confronti di qualche tifoso del Ponte dopo la gara d'andata.

“Potrebbe essere, certo, la reazione dopo il mio attacco nei confronti di qualche tifoso dopo che, nella gara d'andata, fu sfasciato il settore ospiti dell'Allegretto, cosa per la quale il presidente del Ponte si è anche scusato”.

Ruolo fondamentale anche per mister Ferraro, intervenuto due volte per calmare il proprio presidente.

“Il mister mi ha chiesto di stare tranquillo e non dare retta alle voci. Comunque posso dire che è vero che sono partito senza ragionare, ma alla fine mi sarei fermato lo stesso perchè mi reputo una persona intelligente e mi sono subito reso conto che stavo facendo una stupidata. Tutta questa storia mi ha fatto capire che molto spesso qualche tifoso non prende esempio da una società modello come il Ponte, spesso succede anche noi e questo è il segnale che molte volte, quando succedono situazioni del genere, non dipende dalle società. Per chiudere tutta la storia, voglio solo precisare che la mia è stata una reazione a quanto sentito ma mi assumo la mia parte di responsabilità per una reazione incontrollata”.

E il calcio giocato? Comunque la sfida è stata portata a termine dal Montesarchio con una vittoria convincente.

“Giocavamo fuori casa contro una squadra che aveva bisogno di punti, ci può stare di concedere qualcosa. La verità è che noi abbiamo fatto tre gol e altrettanti ne avremmo potuto fare. Le nostre avversarie subiscono dieci tiri in porta e non subiscono gol ne fanno uno e segnano. E poi dicono che quelli fortunati siamo noi”.