Vecchi rancori alla base dello spietato omicidio di Pasquale Izzi sparato in faccia e ucciso durante un permesso premio fuori dal carcere. In manette il boss Carlo Lo Russo, mandante dell’omicidio insieme a sua moglie Anna Serino. Compaiono anche i loro nomi tra i quattro arresti per l’omicidio  del 54enne ucciso il 29 marzo, giorno di Pasquetta, in via traversa Janfolla nella zona nord di Napoli. A premere il grilletto secondo gli inquirenti sarebbe stato il giovanissimo Luigi Cutarelli, 21 anni, affiancato da Mariano Torre.  L’operazione è stata condotta dalla Squadra Mobile di Napoli. Tra gli arrestati figura anche la moglie di Lo Russo. Izzi era detenuto nel carcere avellinese di Bellizzi ed era tornato a casa grazie a un permesso per le vacanze di Pasqua; fu freddato mentre sistemava i bagagli nell’auto per fare ritorno in carcere. I quattro sono ritenuti responsabili dei reati di omicidio premeditato, detenzione e porto illegale di arma da fuoco, aggravati dal metodo mafioso. I mandanti sono quindi sono Carlo Lo Russo (49 anni), attuale reggente del clan, ritenuto il mandante dell’omicidio ed attivo pure nella fase esecutiva del delitto: Lo Russo ha infatti ideato e pianificato il delitto stesso, scondo l’accusa, fornendo ai killer i necessari mezzi per l’esecuzione del delitto. Sua moglie Anna Serino (46 anni), per aver offerto attività di supporto agli esecutori materiali incitandoli all’azione. Secondo le prime acquisizioni investigative, il movente del delitto sarebbe da ricercare in vecchi rancori che Carlo Lo Russo nutriva nei confronti della vittima.

Redazione Na