«La galera non fa paura», e poi «Un pensiero speciale a tutti i collaboratori di giustizia che se la sono cantata tutta... pentito guappo di cartone». E poi ancora: «Impara a parlare, perché se no sei morto», «meglio morto che in divisa». Succede su facebook nel vedere «‘o sistema», che ha raggiunto in pochi mesi oltre 23mila like. Una pagina sul social network più famoso che fa da inno alla camorra o una sorta di scherzo per evidenziare assurdità e follie di certi sistemi e legami? Ora indaga la Dda alla luce di quanto pubblicato ieri dal Corriere del Mezzogiorno.

Scorrono sulla bacheca brani di neomelodici che inneggiano a silenzio, resistenza omertà e ribellione. 

Sempre su Fb era apparsa poche settimane fa anche la sagoma di un ragazzino vestito per la prima comunione, con la barba di uno dei fratelli Sibillo ammazzato nel corso della faida con i Buonerba, appena lo scorso luglio.

Redazione