“Ci sorprende che a criticare i tagli alla sanità campana, avvenuti senza poi riorganizzare ed efficientare, sia il ministro del Governo che più ha tagliato sulla sanità pubblica e che ha tagliato oltre 200 prestazioni sanitarie. Dopo le dichiarazioni della Lorenzin sui tagli in Campania, ci auguriamo che il Governo si renda conto delle condizioni in cui versa la sanità e trasferisca le risorse che spettano alla terza regione d’Italia”. Lo dice Valeria Ciarambino del Movimento 5 Stelle, presidente della Commissione Trasparenza in Consiglio regionale della Campania e membro della Commissione Sanità, in relazione alle dichiarazioni del ministro per la Salute, Beatrice Lorenzin, sui tagli alla sanità. “Vogliamo sperare che De Luca, invece di continuare a tuonare dichiarazioni ad effetto solo su giornali e tv, si faccia valere in sede di Conferenza Stato-Regioni per ottenere un diverso riparto del fondo sanitario nazionale, che oggi penalizza la sanità in Campania, una regione dove già siamo alla negazione del diritto alla salute”.“Nessuno, nè De Luca, nè Polimeni, nè Lorenzin, parlano di lotta agli sprechi, da cui si potrebbero ricavare tante risorse da reinvestire nel servizio sanitario pubblico. Occorre individuare le sacche di spreco ed eliminarle - sottolinea -  Noi del M5S ci concentreremo su un'attività di ispezione degli sprechi in sanità e li segnaleremo”.

“E’ positivo che il commissario di Governo alla sanità, Joseph Polimeni - sottolinea - per ridurre il sovraffollamento nei pronto soccorso sia orientato a rafforzare la rete territoriale per far gestire i codici bianchi ai medici di continuità assistenziale. E’ una delle proposte del M5S volta a combattere l’ingolfamento degli ospedali e valorizzare la rete d’assistenza sui territori”. “Bisogna lavorare per ridurre le liste d'attesa che, in Campania, riguardano persino i malati oncologici, al punto che ci sono medici indagati per aver manipolato le liste d'attesa – denuncia Ciarambino - Noi proponiamo di utilizzare per più ore al giorno e più giorni alla settimana i grossi macchinari diagnostici all'interno delle strutture pubbliche quali tac e risonanze magnetiche, in maniera anche da contrastare il fenomeno della migrazione sanitaria che vale 300 milioni di euro ogni anno. In altre regioni funziona”. Ciarambino chiede, inoltre, che il governatore De Luca, “proceda in tempi brevi alle nomine dei direttori delle Asl così da chiudere l'epoca dei commissariamenti delle strutture sanitarie pubbliche e di scegliere persone veramente competenti”. “Avevamo presentato una proposta che tenesse la politica fuori dalle nomine di vertice della sanità - prosegue - così da avere vertici ospedalieri svincolati dalla politica e scelti per merito, anche perché, come ha evidenziato Cantone, la prima causa di corruzione nella sanità, che vale miliardi di euro, proviene proprio dalle nomine politiche”.

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