E' intervenuto sul caso dell'associazione Il Giardino di Oren, Clemente Mastella, candidato sindaco a Benevento, dopo la notizia, diffusa da Ottochannel relativa alla volontà di chiusura dell'associazione, giudicata morosa dal Comune di Benevento: «Mi chiedo solo come mai questi brillanti amministratori siano così spocchiosi anche di fronte a una situazione di tale gravità: come ci si ripropone alla città se non si è in grado di affrontare nemmeno circostanze che per essere risolte avrebbero bisogno di poche migliaia di euro? Conosco i limiti di bilancio ed i vincoli imposti dalla legge sull'uso degli immobili pubblici, ma perché non si è avviata una campagna di partecipazione pubblica ad esigenze di questo tipo? Perché non si è attivata una sinergia interistituzionale su questo campo: ad esempio, perché la Provincia, governata dallo stesso partito che ha tenuto nelle mani il Comune per 10 anni non ha offerto un piccolo contributo? Perché, in alternativa, non si è attivata un'iniziativa di sponsorizzazione privata? Perché a chi lavora con dedizione e scrupolo in questo delicatissimo campo non si è sottratta almeno la preoccupazione di vedersi sfrattati? Perché si è incapaci?».
Dura la replica di L@P Asilo 31 che si trova nelle stesse condizioni: «Quando abbiamo sottoposto a Clemente Mastella la problematica del Gardino di Oren e in generale la vicenda dei procedimenti amministrativi nei confronti di tante altre associazioni di volontariato qui in città ci ha risposto che per il momento i pasticcini erano le uniche cose che poteva offrire. Solo oggi, con dieci giorni di ritardo, quando i suoi addetti stampa hanno scoperto quanto possa essere importante ed elettoralmente utile speculare sulla pelle dei disabili Mastella rispolvera la sua filantropia utile al nulla.
Le strumentalizzazioni che si fanno nelle ultime ore da parte dei candidati sindaci su temi importanti dei quali non hanno alcuna contezza lasciano il tempo che trovano. Quello che viene definito il caso "Giardino di Oren" e che invece la stampa e i cittadini conoscono molto bene è in realtà il risultato della bieca applicazione delle direttive della Corte dei Conti in merito alla gestione del patrimonio pubblico che coinvolge tante altre associazioni culturali e di volontariato che sono costrette alla chiusura. Mastella vorrebbe risolvere il problema con gli sponsor, le elargizioni e l'iniziativa privata come se parlassimo di un caso isolato che riguarda il salvataggio di una singola associazione».