Dopo quello di Kairyn, un altro miracolo di Sant'Antonio. Ne sono convinti i genitori del piccolo Giovanni, che hanno raccontato ai frati della basilica la storia di un bimbo che, secondo scienza e medici, non sarebbe mai potuto nascere. Marito e moglie dopo avere tentato invano di concepire un bambino, avrebbero chiesto il parere di specialisti. Così era arrivato un verdetto impietoso: sterile al cento per cento. Insomma, per gli esperti nessun dubbio: nessuna possibilità di procreare.  A quel punto la coppia di coniugi avrebbe deciso di affidarsi alla preghiera e, in particolare, di frequentare la messa della prima domenica di febbraio, dedicata alle donne incinte o che vorrebbero avere un bambino. Pochi giorni più tardi, il test di gravidanza della donna sarebbe risultato positivo, e qualche mese dopo sarebbe arrivato Giovanni. Ora il piccolo ha più di un anno e la felicità è tanta. Torneranno a Padova per ringraziare il Santo ancora.   A introdurre la consuetudine di celebrare una messa per le coppie sterili, e per quelle che già attendono un bebè, era stato padre Poiana, poco dopo il suo insediamento. «Con tanti sposi che arrivano speranzosi da tutta Italia, è sempre un momento molto commovente – annota -. Come lo è stato domenica per il battesimo di Kayrin, davanti a un migliaio di persone che hanno applaudito questa bellissima bambina guarita da una malformazione e nata sana grazie a Sant’Antonio».

Redazione