Al fine di favorire una maggiore partecipazione al dialogo internazionale su delfino comune (Delphinus delphis), specie classificata ‘endangered’ nella Lista Rossa degli animali in pericolo dell’IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura), e rafforzare così l’impegno scientifico e conservazionistico a livello locale, nazionale e transnazionale, Oceanomare Delphis Onlus in collaborazione con OceanCare (Svizzera) e Biological Conservation Research Foundation (BICREF, Malta) organizza a Ischia il 13-15 aprile p.v. il primo Workshop internazionale su delfino comune in Mediterraneo. Il Workshop riunirà i rappresentanti delle principali istituzioni accademiche e gruppi di ricerca dei Paesi del Mediterraneo ed europei, per valutare lo status della popolazione, definire le minacce e delineare le azioni di conservazione più immediate per la tutela della specie. Grazie al contributo di Italia, Algeria, Egitto, Francia, Grecia, Israele, Libia, Malta, Marocco, Regno Unito, Slovenia, Svizzera, Tunisia e Turchia sarà possibile aggiornare le informazioni contenute nella Lista Rossa IUCN e contribuire così alla conoscenza e salvaguardia di una specie gravemente minacciata dal disturbo provocato dalle attività umane.

Considerando l’importanza dell’iniziativa e il coinvolgimento dei principali esperti internazionali del settore, il workshop ha ricevuto il patrocinio e il sostegno di numerose istituzioni, enti di ricerca e partner, tra cui le Nazioni Unite (UNEP), il Ministero dell’Ambiente, il Corpo delle Capitanerie di Porto, la Regione Campania, l’Azienda di Soggiorno e Turismo di Ischia e Procida, l’Area Marina Protetta “Regno di Nettuno”, e l’Unione Giovani Commercialisti di Napoli, uniti dal comune obiettivo di conoscenza e tutela dell’inestimabile patrimonio marino. I risultati dai lavori saranno pubblicati in un numero speciale della rivista scientifica Aquatic Conservation: Marine and Freshwater Ecosystems, e diffusi tramite conferenza stampa, lunedì 18 aprile p.v. alle 12:30 presso la Stazione Zoologica Anton Dohrn, Villa Comunale, Napoli.

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