La Campania si conferma la regione con il valore massimo di rapine. E' quanto viene fuori da “Noi Italia” che offre una selezione di indicatori statistiche elaborate dall'Istat. Nel 2014 si conferma il trend in discesa per gli omicidi volontari (0,78 per 100mila abitanti) e le rapine (64,5). Viceversa risultano in aumento i furti denunciati, soprattutto i furti in appartamento (420,9 per 100mila abitanti). L’incidenza maggiore di omicidi continua a registrarsi in Calabria, la Campania si conferma la regione con il valore massimo di rapine, mentre il Centro-Nord presenta i tassi più elevati per i furti denunciati. È di sesso femminile il 31,1% delle vittime di omicidio, nel 55% circa dei casi l’assassino è il partner o ex partner (dati 2014). A livello territoriale, l'Umbria e la Toscana presentano la percentuale più alta di vittime donne. Nel confronto con i paesi europei l’Italia si conferma in una posizione intermedia per questa tipologia di omicidio. Nel 2013 l’azione penale è iniziata per 1.029 persone ogni 100mila abitanti, mentre l’archiviazione ha interessato 1.058 persone. Le imputazioni sono state principalmente il furto e le lesioni personali volontarie. Il sovraffollamento delle carceri è in netta diminuzione per il maggior ricorso a misure alternative alla detenzione (88,2 detenuti per 100mila abitanti nel 2014). In ambito europeo, nel 2013 l'Italia si colloca al di sotto della media europea e tra gli undici paesi con una presenza proporzionalmente minore di detenuti. Il rischio criminalità si conferma uno dei problemi maggiormente sentiti dai cittadini. Nel 2015 la quota di famiglie italiane che percepiscono un elevato rischio di criminalità nella zona in cui vivono sale significativamente (41,1% dal 30,0% del 2014), riprendendo il trend di crescita interrotto l’anno precedente.

G.A.