Un licenziato dalla Fiat è salito su una ciminiera dell’Italsider di Bagnoli. Da lì sta consumando la sua idea di protesta. L’operaio ha steso sulla balaustra un telo, scritta rossa in campo bianco, che parla di “licenziamenti politici”. L'uomo non intende scendere. Ci vuole restare almeno fino a quando Renzi sarà a Napoli, proprio per la cabina di regia sulla riconversione di Bagnoli. Mimmo Mignano, questo il suo nome. Sta lottando anche per altri quattro suoi compagni: Antonio Montella, Marco Cusano, Massimo Napolitano e Roberto Fabbricatore. Tutti e cinque furono licenziati dopo aver manifestato contro i suicidi di alcuni operai cassintegrati che lavoravano al reparto logistico di Nola della Fiat. Davanti all’impianto esposero un manichino impiccato a un patibolo raffigurante Sergio Marchionne. L’anno scorso il tribunale di Nola non ha accolto il loro ricorso per il reintegro, finalizzato alla bocciatura del licenziamento. I dettagli della vicenda su App News.