E' stata approvata all'unanimità dalla Commissione Ambiente del Senato della Repubblica, presentata dalla relatrice senatrice Vilma Moronese(M5S), la risoluzione sull'Affare Assegnato n.590 sulla ex Cava Monti di Maddaloni in provincia di Caserta, con la quale il Governo viene impegnato dal Senato su ben 7 punti molto importanti, tra cui la bonifica della cava e le indagini epidemiologiche sulla salute dei cittadini residenti. << Finalmente una buona notizia per il territorio casertano, un risultato che abbiamo ottenuto con tanto lavoro >> dichiara la portavoce del Movimento 5 Stelle in Commissione Ambiente, Vilma Moronese che ha richiesto alla commissione del Senato di occuparsi delle problematiche relative alla ex cava di tufo di Cava Monti, dove sono stati seppelliti oltre 300,000 tonnellate di rifiuti speciali, un disastro ambientale dichiarato ufficialmente dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere il 13 Maggio 2014.
<< La risoluzione approvata per Cava Monti, è un primo traguardo importante per molti motivi, infatti abbiamo dimostrato come MoVimento 5 Stelle, quindi da opposizione, che con il duro lavoro, lo studio e la dedizione si possono portare risultati importantissimi per i cittadini >> spiega la portavoce del M5S Vilma Moronese << Erano 30 anni che quel territorio era stato abbandonato da tutti, e per questo è stato devastato, tutte le amministrazioni dello Stato non sono state capaci di occuparsene, noi abbiamo fatto 2 interrogazioni, interventi in aula per sollecitare il Parlamento ad agire e siamo anche andati in Procura per capire come poter meglio procedere, poi il 29 luglio 2015 abbiamo presentato la proposta di Affare Assegnato >> i lavori della Commissione Ambiente del Senato sono iniziati lo scorso Ottobre 2015, con l'annuncio dell'Affare Assegnato n.590 ed una prima acquisizione di parte della documentazione relativa alla Cava, presentata dalla senatrice Vilma Moronese. Successivamente tra il Novembre del 2015 e Febbraio 2016, in commissione si sono svolte una serie di importanti audizioni, tra cui la Procura di Santa Maria Capua Vetere, il Corpo Forestale dello Stato, il Geologo incaricato dalla Procura che svolse le indagini sulla cava, l'ARPAC, l'ASL Caserta, la Regione Campania, il Comune di Maddaloni, le Associazioni del territorio ed il Ministero dell'Ambiente.
Tutte le audizioni, utili all'approfondimento delle problematiche relative alla Cava oggi classificata come discarica incontrollata, sono state trasmesse in diretta streaming sui canali del Senato della Repubblica e sono disponibili in rete, anche su Youtube << abbiamo impostato una modalità di lavoro volta alla massima trasparenza e alla condivisione, per fare in modo di coinvolgere tutti ed arrivare ad un risultato quanto più condiviso possibile, non solo quindi con tutte le forze politiche presenti in commissione, ma anche con le amministrazioni che abbiamo audito e con le associazioni >> continua la senatrice Moronese che aggiunge << speriamo quindi, che i cittadini siano più consapevoli ed informati su quello che è successo, che non dovrà mai più accadere e soprattutto su cosa adesso la politica deve, e sottolineo deve, fare per loro, e che dunque pretendano assieme a noi, il rispetto di questi impegni. Noi ovviamente come MoVimento 5 Stelle, faremo ancora di più fiato sul collo su Governo e Regione. Uno dei punti che abbiamo inserito nella risoluzione è infatti proprio quello che il Parlamento venga costantemente aggiornato sui risultati conseguiti >> poi conclude << adesso basta spendere ancora soldi per ulteriori indagini inutili, sappiamo tutto quello che c'è da sapere, la Regione parta con una seria bonifica, anche perché ogni anno quei rifiuti interrati producono 1.300 tonnellate di veleni, che si aggiungono alle oltre 30.000 tonnellate di percolato già prodotto al 2013 come ha stimato il CTU della Procura, e che poi si diffondono per chilometri e chilometri >>
Ecco gli impegni approvati in Commissione Ambiente del Senato che il Governo dovrà rispettare : a svolgere nelle sedi istituzionali opportunamente individuate un ruolo di supervisione nazionale anche al fine di sollecitare le amministrazioni territorialmente competenti ad inserire il sito della ex cava di tufo Monti in Maddaloni nell'anagrafe dei siti da bonificare; a realizzare le azioni di sollecito per la messa in sicurezza del sito, adottando tutte le misure necessarie, anche attraverso un sistema di recinzione che impedisca l'accesso a persone o animali, attraverso interventi atti ad isolare le fonti inquinanti dalla matrici ambientali, nonché disponendo l'intervento dei carabinieri del NOE per impedire l'ulteriore conferimento illegale dei rifiuti, nonché avvisando la cittadinanza nelle forme più idonee (es. cartellonistica) per dare la più ampia diffusione alla pericolosità del sito e comunque a garantire l'inserimento del sito in un programma di vigilanza e controllo del territorio per la repressione dei conferimenti illegali dei rifiuti; a comunicare alle Camere i risultati conseguiti mediante una informativa periodica delle azioni poste in essere per le finalità rappresentate nei precedenti impegni; a proporre e concordare con la Regione Campania l’integrazione dell'accordo affinché le risorse siano finalizzate alla progettazione della bonifica, anche utilizzando la relazione tecnica del Consulente della Procura di Santa Maria Capua Vetere - previa integrazione, se necessaria - come caratterizzazione onde evitare l’impiego di ulteriore tempo e risorse per indagini integrative; destinando prioritariamente le risorse, previste per le indagini integrative, per prosciugare l’area, per canalizzare le fumarole, per un capping sommario e per una barrieramento laterale e di fondo del corpo rifiuti; tali adempimenti permetteranno l’arresto della contaminazione in atto da anni.
A supportare la Regione Campania nel reperimento di ulteriori risorse economiche, anche da programmare nell'ambito del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC), relativo al ciclo di programmazione 2014/2020, al fine di avviare la caratterizzazione della falda acquifera ai sensi del TUA onde permettere la bonifica della stessa; 6. a proporre e concordare con la Regione Campania la predisposizione di opportune indagini epidemiologiche che possano valutare gli effetti dannosi prodotti dalla ex Cava Monti sulla salute dei cittadini residenti nelle aree circostanti; a valutare l'opportunità di inserire nuovamente tra i S.I.N. l'ex cava di tufo Monti in Maddaloni, qualora alle attività poste in essere in conseguenza dei precedenti impegni non conseguano risultati effettivi, avocando in capo al Ministero della tutela del territorio e del mare la competenza per le necessarie procedure di bonifica
Redazione