Benevento

Il primo aprile partirà ufficialmente la campagna elettorale per le comunali del Nuovo Centro Destra. Intanto Luigi Barone, componente del direttivo nazionale del partito, richiama il Pd all'unità: 

Nel Pd ancora non si trova la quadra. Ncd – Benevento Popolare con quale spirito affronta questa situazione?

"Abbiamo fatto una scelta di campo chiara ed univoca in tutta la Campania, ritenendo la positiva esperienza del governo Renzi il nostro riferimento, l'antipolitica e i grillini avanzano quando si assumono iniziative poco trasparenti. Noi, invece, pur venendo da una esperienza moderata, abbiamo deciso di proseguire anche sui territori l'intesa con il Pd per rafforzare localmente strategie e sinergie finalizzate a concrete risposte per le popolazioni amministrate. il Pd, però, deve fare uno sforzo in più, deve comprendere che esiste una coalizione e per vincere è indispensabile l'apporto di tutti, senza alcuna prevaricazione".

Intanto con il sindaco Pepe la situazione è sempre complicata.

"Spero ed auspico che tutto si risolva per il meglio perché l'unità è un punto di forza della coalizione di governo. Bisogna superare le incomprensioni, è necessario che tutti gli attori in campo facciano uno sforzo per ritrovare le ragioni dello stare insieme. Raffaele Del Vecchio ha vinto le primarie ed ha il diritto-dovere di guidare la coalizione, Fausto Pepe è il sindaco uscente del Pd e non va 'sfregiato' insieme alla sua classe dirigente. Credo che alla fine una soluzione la si trovi...".

E se la situazione dovesse precipitare?

"Speriamo di no, ma la nostra scelta di campo è chiara: siamo alleati del Pd in una coalizione che ha come riferimento l'esperienza di governo nazionale. Fino all'ultimo secondo utile lavoreremo affinché le parti si avvicinino e non si allontanino...".

Ci sono stati altri incontri di coalizione dopo le primarie? C'è il timore che il Pd acquisita la vostra presenza possa procedere in autonomia?

"Vedremo il segretario provinciale del Pd Carmine Valentino e il candidato sindaco Raffaele Del Vecchio la prossima settimana. Un punto per noi è imprescindibile: una coalizione, rispettando i valori in campo, è tale se considera adeguatamente tutte le forze politiche che ne fanno parte. Il Pd, eccezion fatta per l'Idv, in questa ultima parte di consiliatura ha guidato Palazzo Mosti con un monocolore... d'ora in poi si cambia musica e chi invece pensa che possa restare lo stesso brano si sbaglia di grosso. Programmi, scelte, investiture: tutto passa per la coalizione senza accordi bilaterali tra soggetti... Se così fosse noi non ci saremmo più! Chi pensa che tutto possa essere riconducibile esclusivamente al Pd è lontano dalla politica; vorrebbe dire che il Partito Democratico procederà senza alleati. Questo è bene che Raffaele Del Vecchio lo sappia".

Con i candidati della vostra lista come siete messi?

"Con molta probabilità faremo due liste, una 'Benevento Popolare' ed un'altra 'Dalla parte giusta'. Abbiamo candidati per comporre due ottime compagini, nei prossimi giorni ci riuniremo e decideremo con la classe dirigente quale sia la migliore soluzione. Il nostro obiettivo è dare spazio alla Città, a quanti, soprattutto professionisti, possono dare un contributo fattivo al rilancio di Benevento. Il prossimo primo aprile apriremo ufficialmente la nostra campagna elettorale".

Con chi?

"Con il sottosegretario alla Difesa e coordinatore regionale di Ncd, Gioacchino Alfano, e il presidente nazionale dell'Udc, Gianpiero D'Alia. Sarà un momento di partecipazione durante il quale parleremo dei nostri punti programmatici che consegneremo al candidato sindaco Del Vecchio".

D'Alia, dunque, sancirà la definitiva rottura nell'Udc?

"Noi siamo per unire e giammai per dividere. Con Gennaro Santamaria e i suoi amici dell'Udc abbiamo avviato un percorso comune che rispecchia la volontà nazionale, cioè mettere assieme i moderati in un'alleanza strategica con Renzi. Il resto sono chiacchiere e tatticismi".

Intanto Mastella, De Girolamo e De Mita si uniscono: siete preoccupati?

"Certo, preoccupati per la Città...Quando si mettono assieme esperienze diverse che, come giustamente dice Pasquale Viespoli, non sono assolutamente compatibili, bisogna interrogarsi. Ritengo che per governare è indispensabile la omogeneità nei programmi, nelle scelte e nei rapporti; non so come Nunzia possa convivere con Mastella: sono diversi in tutto. Come dice un vecchio detto, piace a loro piace a tutti... ma sono convinto che la città non reagirà bene a gruppi che si uniscono contro qualcosa e non per qualcosa".