Il presidente nazionale dell’Anas Gianni Vittorio Armani ha visitato la Car Segnaletica Stradale srl di Ponte, accompagnato da una folta delegazione romana, tra cui Dibernardo, Aramini, Cesolini, Mastrangelo e dai capi compartimento e direttori tecnici di Piemonte, Veneto, Calabria, Lazio, Basilicata, Molise, Campania. La Car segnaletica fa parte della Holding Lemi Cash Pooling srl della famiglia Rillo che quest’anno compie 31 anni di attività sul panorama nazionale ed internazionale, localizzata territorialmente nella provincia di Benevento. La visita di Armani alla Car fa parte di un accordo quadro in corso per la fornitura delle barriere guard-rail per l’intera rete nazionale. Dunque il presidente della più grande azienda statale che gestisce la rete stradale italiana ha voluto toccare con mano questa realtà imprenditoriale.
Nel corso della visita Armani ha illustrato i programmi futuri dell’Anas, soffermandosi sulla sicurezza stradale. “Per noi la sicurezza è priorità assoluta – ha affermato Armani –, e le strade italiane saranno più sicure anche per gli utenti delle due ruote con l'installazione di nuovi guard-rail già ribattezzati salva motociclisti che anticipa la normativa europea da recepire in un prossimo futuro in tutti gli stati comunitari. Queste nuove barriere recepiscono criteri di costruzione che tengono conto dei diversi effetti che l'impatto può avere sui diversi tipi di veicolo in caso di incidente e uscita di carreggiata. Dunque il sistema di sicurezza di queste nuove barriere guard-rail diventa più alto; poi non trascureremo la segnaletica orizzontale e verticale; gli asfalti ed i ripristini delle opere d’arte”. Tanta è stata la soddisfazione espressa dall’Amministratore della Car, Enzo Rillo il quale ha ringraziato il presidente dell’Anas Armani e tutta la delegazione. “Solo cinque mesi fa – ha detto Rillo - l’intero Sannio stava piangendo gli ingenti danni dell’alluvione, che hanno colpito diverse aziende sannite tra cui la nostra. E da parte mia c’è stata una vera e propria politica di investimenti di circa 5 milioni di euro, senza ricevere alcun credito esterno. Investimenti che hanno riguardato in primis tecnologie avanzate che oggi consentono alti livelli produttivi industriali di alta tecnologia in grado di ridurre i costi di produzione per affrontare i mercati internazionali dove i costi della manodopera sono inferiori.