"LABN - Laboratorio per Benevento", è un laboratorio politico che ha come primaria intenzione quella di aggregare interessati e curiosi di politica partecipata e orizzontale. A diffonderne il manifesto il portavoce Andrea Maio.
Di seguito il documento.
Il panorama che si palesa per le prossime elezioni amministrative nella nostra città lascia ben poche speranze. Si assiste, di fatti, ad uno scenario predefinito, dove il copione scritto è il medesimo da anni e nel quale vi prendono parte i soliti e nuovi volti noti. Questo comporta una carenza di democraticità effettiva, in quanto le varie fasce della popolazione beneventana, portatrici di interessi di minoranza, non sono adeguatamente rappresentate.
Benevento beneficia non solo di un enorme patrimonio artistico, storico, culturale e territoriale ma esprime anche un potenziale in termini di idee, di persone, di realtà associative che, quotidianamente e nel loro piccolo, migliorano l’offerta socio-culturale della nostra città. Questo potenziale, però, rimane un atto di lontana e difficile concretizzazione e, per tale motivo, lo si vuole rendere una risorsa effettiva attraverso una piattaforma di condivisione e discussione politica.
L’esigenza di convergere in un gruppo nasce dal fallimento dell’atomismo dell’azione politica, là dove la deriva è stata quella di una mancata condivisione degli obiettivi perseguiti.
Di qui la volontà, attraverso un laboratorio di politica partecipata, di rendere protagonisti attivi coloro che, finora, sono stati estromessi dal processo gestionale della res publica.
Tale laboratorio di partecipazione attiva, infatti, trova il pretesto della sua nascita nelle elezioni amministrative, di modo da ravvisare, in una lista civica, la naturale espressione politico-elettorale dei soggetti che vi prenderanno parte.
L’intento primario, tuttavia, è quello di porre le basi del laboratorio, al fine di attuazione di prospettive future che non vedano nelle elezioni un punto di arrivo e, quindi, di arresto, ma, piuttosto, un punto di partenza.
Volontà fondante di questo laboratorio, dunque, va ravvisata nella propulsione ad un processo democratico partecipato dal basso, con metodi orizzontali, per favorire l’aggregazione dei cittadini e la loro partecipazione attiva nella vita della città di Benevento.
La garanzia dei diritti, in ogni loro forma, deve risultare il focus dell’attività laboratoriale: diritto alla casa, diritto agli spazi sociali e accesso al patrimonio comunale inutilizzato, diritti per tutte le fasce della popolazione ad avere pari opportunità nella possibilità di fruizione dei servizi, diritto alla cultura e diritto della nostra città di veder valorizzate le risorse che custodisce da tempo immemore.
Tali diritti sono stati spesso negati a causa di una mancanza di trasparenza nelle metodologie di gestione della cosa pubblica, abitualmente improntate a logiche poco verificabili, nonché recluse nei palazzi del potere.
Ed è proprio sulle metodologie di gestione della res publica che si vuole intervenire per opporsi all’atomismo sociale e alla desertificazione di Benevento, vedendo nella trasparenza non solo un requisito fondamentale dal quale non si può prescindere, ma anche uno strumento tramite il quale si rende effettivo un accesso condiviso e partecipato alla vita politica.