Benevento

Le voci delle Faraualla s’intrecciano alle melodie intense dell’oud, della viella o dell’arpa dei Calixtinus, che ripercorrono i ritmi andalusi dei cantigas di miracoli.
L'appuntamento è per questa sera, alle 19.30, nella Chiesa di Santa Sofia che ospita un nuovo appuntamento della rassegna Sacra Terra. I Longobardi e il Sannio. “Armonie e canti religiosi”, promosso dalla Provincia di Benevento.
Faraualla & Calixtinus propongono un concerto tratto dalle cantigas de Santa Maria che costituiscono un corpo eccezionale di poesia e musica del XIII secolo, composte in gallego-portoghese.

Entrambe le formazioni propongono dalla Puglia, da sempre luogo di incontro e di passaggio di popoli, riescono insieme a mescolare sapientemente un repertorio raffinatissimo con sonorità mediterranee.
In questo senso è stata condotta un’approfondita ricerca dedicata al recupero dei manoscritti locali (graduali, antifonali, polifonie liturgiche a falso bordone), per dare vita a quella musica che fa parte del patrimonio storico e culturale della Puglia. In parallelo L’Ensemble ha affrontato diversi repertori vocali e strumentali del Medioevo (musica sefardita, monodia e polifonia liturgica) con particolare interesse nei confronti delle tradizioni musicali extraeuropee dal vicino oriente all’Asia centrale.

Con il disco che hanno firmato insieme, Miragre, la loro ricerca si è spostata nelle corti iberiche del Medioevo e in particolare a quella di Alfonso X, dove sono nate le Cantigas de Santa Maria, frutto dell’innesto della cultura cristiana su quella andalusa. Le cantigas dei miracoli hanno tutte la caratteristica forma musicale del virelai, mentre quella di lode è l'unica senza ripetizioni.

 

 

Madel