Benevento

“Giacomo Leopardi mancato erede” è il libro di Francesco Paolo Maulucci, Antonio Maulucci e Ida Carbone, per Delta 3 Edizioni, che si presenta a Benevento al Museo del Sannio il prossimo 8 aprile, alle ore 17,30.
“Giacomo Leopardi mancato erede” e? il frutto di una ricerca “matta e disperata” iniziata quasi casualmente nel settembre del ’79 tra le carte notarili di Recanati per fare definitivamente luce sul patrimonio di una grande famiglia e sulle finanze che avrebbero condizionato la vita al poeta italiano piu? amato dai giovani.

Gli autori “interrogano” almeno sessanta notai marchigiani per un totale di 1100 anni di attivita? e compendiano o trascrivono gli atti erogati utili a ricostruire tassello su tassello le vicende economiche e le operazioni finanziarie di Monaldo Leopardi ed Adelaide Antici, genitori tacciati frettolosamente e rispettivamente di prodigalita? e avarizia.
Emergono cosi? dal libro le preoccupazioni di Monaldo di allocare con una grossa dote la sorella Ferdinanda, inizio questo di uno sfacelo economico, e quelle di rimediarvi con un matrimonio vantaggioso con Adelaide Antici.

Se Giacomo non si fosse allontanato da Recanati sarebbe certamente stato l’amministratore di un patrimonio immenso, qui capillarmente schedato dagli autori. Invece la nomina (primogenitura elettiva) cadde su Pierfrancesco, e Giacomo dovette accontentarsi di quanto spettava ai cadetti e della generosita? di Don Mattia De Torres, altro suo precettore che tento? col suo testamento di porvi rimedio.

Attraverso una serie di atti notarili solo apparentemente freddi perche? legati all’attivita? economica, gli autori ci introducono nella vita giornaliera di Palazzo Leopardi, ci aiutano a spaziare tra gli oggetti lasciati dal defunto decano Don Ettore, a salire e scendere le scale di circa cinquanta casali di campagna, dalle cui finestre, almeno da quelle della tenuta di San Leopardo, Giacomo dovette spaziare con lo sguardo, come fece dal colle dell’Infinito, ci inducono a commuoverci, con il testamento di Monaldo sulla sorte dei suoi figli morti quasi tutti in giovanissima eta?.