“Lo scivolone in cui sono incorsi alcuni ‘grilli sanniti’ è la riprova che l’inesperienza gioca brutti scherzi”. Risponde così il candidato sindaco del Pd Raffaele del Vecchio alle accuse mosse dai grillini. “Per attaccare me, - spiega - in piena foga da campagna elettorale, infatti, i ‘grilli’ in questione prendono di mira anche gli amici di Legambiente, colpevoli – secondo l’accusa dei cinque stelle - di aver invitato il sottoscritto alla conferenza di presentazione del circolo ‘Legambiente Campania’. Ebbene, sarebbe stato sufficiente leggere il comunicato stampa inviato dagli organizzatori alla vigilia dell’incontro per capire che la mia presenza era finalizzata ai classici saluti istituzionali. L’invito era per l’istituzione, evidentemente, non per la mia persona. Una differenza di forma e di sostanza che soltanto ai ‘grillini’ poteva sfuggire. Un dato che comunque non mi sorprende. Il senso delle istituzioni non appartiene a tutti, soprattutto quando la selezione della classe dirigente, ed è questo il caso, è lasciata all’improvvisazione e al dilettantismo. Dispiace soltanto per i ragazzi di Legambiente, giovani che si spendono nell’auspicio di costruire qualcosa di utile per la collettività, tirati per i capelli in una polemica penosa e senza fondamento. Un atteggiamento squallido. E fa piacere constatare che tra le firme in calce al comunicato manchi quella di Marianna Farese, candidata sindaco del Movimento Cinque Stelle”.
“Un segnale incoraggiante che fa ben sperare – aggiunge Del Vecchio -. Con lei, magari, sarà possibile instaurare una interlocuzione più seria rispetto a quella proposta da Carlo De Matola, Stefano Forgione, Pierluigi Minicozzi, Antonello Rapuano e Nicola Sguera. A questi ultimi, che nel loro delirio chiedono agli attivisti sanniti di Legambiente di rompere i rapporti di collaborazione con le istituzioni, - ma fortunatamente esistono ancora persone immuni dal grillismo – ricordo pure che proprio a Benevento, lo scorso dicembre, Legambiente nazionale ha organizzato la presentazione della ventiduesima edizione del rapporto - che non ci colloca affatto in coda alla classifica generale- sulla vivibilità dei capoluoghi”.