Non si arrende al silenzio, che circonda l’interramento della tratta della Circumvesuviana Saviano - Feudo – Nola, il deputato Paolo Russo. In verità anche i cittadini cominciano a chiedersi il perché di questo oblio e di questa inerzia, che stanno diventando imbarazzanti, della Regione Campania, guidata da Vincenzo De Luca, viste le ragione espresse dal deputato di Forza Italia. «Come mai la Regione Campania non informa l'Agenzia Nazionale per la coesione territoriale sulle ragioni dei ritardi dei lavori per l'interramento della tratta Saviano - Feudo - Nola della Circumvesuviana, opera di rilevanza strategica regionale per l'attuazione del Piano Nazionale per il Sud?». È questa la domanda di Paolo Russo dopo il question time in commissione Trasporti della Camera. 

«É il Governo a rivelare, rispondendo all'interrogazione, che - spiega il parlamentare - nessuna informazione su ritardi o criticità è stata fornita all'Agenzia nazionale che, il 28 gennaio, ha chiesto ulteriori chiarimenti senza averli ancora ottenuti». «Continuiamo quindi a chiederci perché la Regione Campania manda avanti altre opere con le stesse caratteristiche amministrative e procedurali, come la linea ferroviaria ex Circumvesuviana Napoli - Torre Annunziata - Sorrento, la linea ferroviaria ex Sepsa Cumana e Circumflegrea Soccavo - Terracina ed il collegamento tangenziale di Napoli - porto Pozzuoli e - denuncia il deputato - frena l'interramento della Circumvesuviana nella tratta nolana».

In questa querelle, effettivamente, ci sono ragioni a noi cittadini della zona sconosciuti, che impediscono l’inizio dei lavori, che sono stati già finanziati. Il Partito Democratico dell’intera zona si dovrebbe fare promotore di un’azione per capire i reali motivi che frenano l’opera. «Chissà – continua paolo Russo - quale coniglio vorranno provare a far uscire dal cilindro delle prevaricazioni. Magari proveranno a trasferire altrove le risorse nonostante gli obblighi giuridicamente rilevanti maturati con penali tutte a carico dello Stato. Oppure, peggio ancora, alimenteranno una vertenza legale che farà perdere soldi e tempo». «In ogni caso - conclude Russo - il danno per centinaia di migliaia di cittadini è servito. Non vorrei che la naturale inclinazione alle frequentazioni dei tribunali d'Italia da parte del presidente della Regione Campania lo ponga psicologicamente impassibile di fronte alle azioni che naturalmente Anac, procure e Corte dei Conti porranno in essere».

 

Redazione