Atripalda

Finora si era visto di tutto, ma non ancora il furto dei chiusini dei tombini stradali. Ed è accaduto anche questo. E’ accaduto, cioè, che in sei punti della città siano improvvisamente spariti i chiusini in ghisa dei pozzetti di linea di acquedotti e di fognature. In via Tiratore, in via Aldo Moro e a contrada Alvanite nei giorni scorsi sono comparse diverse buche sull’asfalto, oggi segnalate dalla presenza di barriere jersey in plastica bianca e rossa, perché ignoti hanno asportato i chiusini. Una “moda” che è in grado di creare non pochi problemi al Comune, sia di sicurezza perché se non opportunamente segnalato un pozzetto senza chiusino rappresenta un grave rischio per pedoni, ciclisti e motociclisti, sia economici perché sommando il costo del riacquisto e della manodopera, la sostituzione di un tombino arriva a costare anche 200 euro a pezzo. I comuni dove fenomeni del genere sono più frequenti stanno cercando di fronteggiarli installando chiusini incernierati oppure imbullonati in modo tale che possono essere sollevati, ma non staccati. Ad ogni modo viene da chiedersi quanto potrà mai guadagnare un ladro rivendendo il chiusino a piccoli rottamai che, pur di guadagnare, sono disposti a caricarsi l’onere e la responsabilità di accogliere la ghisa che ha una quotazione, seppur variabile, di 500 euro a tonnellata e cioè di 0,5 euro al chilo. È evidente che, se esiste e sono comunque pochi, il rottamaio che riscatterà pezzi di ghisa chiaramente riconducibili a dei tombini li pagherà ancora meno, dovendo cautelarsi dalla responsabilità assunta e avendo poi ulteriori passaggi intermedi prima di poter rivendere questi pezzi ad aziende che li riutilizzano. A questo punto facendo un rapido conto possiamo sostenere che il furto di un tombino di ghisa possa valere, per i ladri, al massimo 3-4 euro. Ragion per cui emerge che il furto di tombini possa essere riconducibile non a ladri desiderosi di monetizzare un agevole furto, ma piuttosto a nomadi o piccoli bulli animati dalla voglia di apparire, nascondendosi nel buio della notte, di mettere a rischio l’incolumità degli utilizzatori delle strade depredate oltre che di creare notevoli danni economici al comune.