Da Raffaele Cantone a Nicola Gratteri, da Franco Roberti a Federico Cafiero De Raho. Dal 16 al 19 Marzo a Napoli alla seconda edizione dei“Dialoghi sulle Mafie”, ci saranno praticamente tutti i più autorevoli magistrati impegnati da anni nell’azione di contrasto alle mafie. L’iniziativa ideata e organizzata dal Centro di Ricerca RES Incorrupta dell’Università Suor Orsola Benincasa e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli è nata nel 2015, come spiega il Rettore del Suor Orsola, Lucio d’Alessandro con l’obiettivo di “creare nuovi spazi di discussione aperti alla città in cui l’Università possa stimolare una discussione più scientifica sull’intera fenomenologia del sistema mafioso, grazie ai risultati di numerosi percorsi di studio e di ricerca che il Suor Orsola porta avanti ormai da anni, anche in maniera comparativa, con la consapevolezza che soltanto la conoscenza e l’effettiva presa di coscienza del fenomeno mafioso da parte della società, e innanzitutto dei suoi giovani, può essere il vero strumento di contrasto a quella che deve essere innanzitutto una battaglia di approccio educativo alla cultura della legalità”.

Stamane alla conferenza stampa di presentazione nella Sala della Principessa dell’Università Suor Orsola Benincasa, già sede del primo insegnamento italiano specificamente dedicato alla legislazione antimafia affidato al presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone, c’erano Lucio d’Alessandro, Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa, Nino Daniele, Assessore alla Cultura del Comune di Napoli, e Isaia Sales, docente di Storia delle Mafie al Suor Orsola e coordinatore scientifico dell’iniziativa. “Con i dialoghi sulle Mafie - ha evidenziato l’assessore Daniele - Napoli intende far avanzare la lotta ai fenomeni mafiosi accrescendone la comprensione scientifica ed è un contributo importante quello che Napoli può dare mettendo a confronto esperienze, studi e rigorose ricerche accademiche con altri protagonisti ed esperti internazionali che si confrontano con le mafie globalizzate. C'è chi sostiene che la Mafia ha vinto, ma anche chi sostiene che lo Stato non ha vinto. In questo limbo non si può stare a lungo. E allora anche da Napoli vogliamo contribuire ad una nuova fase che segni la definitiva espulsione delle Mafie dalla storia nazionale”.