Vallata

 

Inseguimento rocambolesco lungo le strade della Baronia, acciuffata una banda composta da albanesi e rumeni. Si accingeva con ogni probabilità a mettere a segno furti in zona. 

Nell’ambito di un servizio di perlustrazione sul territorio l’attenzione dei militari della Stazione dei Carabinieri di Vallata è stata rivolta ad vettura di grossa cilindrata con a bordo più persone di quelle consentite. Intimato l’alt il conducente non si è fermato procedendo la sua corsa. I militari hanno proceduto quindi immediatamente all’inseguimento dell’auto sospetta, in fuga incurante dei vari segnali acustici e visivi da parte della Gazzella informando immediatamente la Centrale Operativa.

Dal numero di targa l’auto inseguita è risultata oggetto di furto perpetrato pochi giorni prima in provincia di Matera. Dopo poco tempo i carabinieri sono riusciti a bloccare l’autoveicolo per poi procedere al controllo dei sei occupanti, tutti residenti in provincia di Potenza, quattro dei quali gravati da precedenti di polizia. 

Ultimati gli accertamenti di rito, il conducente, 23enne originario dell’Albania è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Benevento poiché ritenuto responsabile di ricettazione mentre per uno dei passeggeri, 24enne di origine romena, è scattata la denuncia per il reato di falsa attestazione di generalità a Pubblico Ufficiale, avendo comunicato dati errati sulla propria identità. 

Oltre alle denunce in stato di libertà, per altri due passeggeri (di 20 e 22 anni), tutti gravati da precedenti penali e non in grado di fornire plausibili motivazioni circa la loro presenza sul posto, è stata inoltrata proposta per l’emissione a loro carico della misura di prevenzione del Rimpatrio con Foglio di Via Obbligatorio.

I Carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino diretti magistralmente dal capitano Andrea Marchese, hanno posto grande attenzione al fenomeo furti, intensificando i controlli e garantendo la massima presenza di uomini sul territorio, sia nelle ore diurne che notturne. Non si ferma dunque la controffensiva posta in essere dal Comando Provinciale per il contrasto ai reati predatori.

Gianni Vigoroso