Salerno

Trascorrere una serata all'insegna del divertimento lontano dai problemi quotidiani della vita e dallo stress familiare o vivere in modo sobrio la ricorrenza con il rispetto dovuto a chi ha perso la vita tanti anni fa? E' questo il consueto dilemma che affligge gli italiani ogni qual volta si celebra l'8 marzo, data che riporta alla mente il sacrificio di tante donne che si sono battute per ottenere gli stessi diritti degli uomini e per tutelare tante persone che, nel corso dei decenni, sono state oggetto di violenza e discriminazioni. A Salerno ed in provincia, come di consueto, numerosi locali hanno previsto cene all'insegna di balli, musica e spettacolo, con il classico spogliarello che scatenerà giovani e donne più attempate. Sul web i pareri sono i più discordanti: da un lato decine e decine di ragazze che si stanno organizzando in gruppo per scatenarsi fino a notte inoltrata, dall'altro numerosi messaggi social nati al fine di sensibilizzare l'opinione pubblica e ricordare che "è il giorno della memoria e del rispetto delle donne, non una sagra di paese". In città sono diverse le associazioni che si occupano della tutela delle donne, la più importante è senza dubbio "Spazio Donna" ubicata nei pressi della stazione di Salerno e da sempre punto di riferimento per l'intera comunità. Negli anni molte persone si sono rivolte ai responsabili ricevendo supporto psicologico ed anche legale rispetto a situazioni di violenza familiare purtroppo sempre più frequenti nella nostra città. A tal proposito è bene rimarcare che in queste settimane non sono mancati i dibattiti a tema e non è da escludere che nei prossimi giorni possano nascere spontaneamente cortei commemorativi utili a trasmettere un messaggio educativo soprattutto ai più giovani. La sensazione, però, è che l'evento mondano e ludico possa attirare di più rispetto ad una campagna sociale necessaria, ma che non riesce a far breccia nel cuore di tutti.