Benevento

Nel quarto trimestre 2015 il Prodotto Interno Lordo (Pil) italiano ha frenato ulteriormente il debole ritmo di crescita, complice il contributo negativo delle scorte, mentre consumi, spesa pubblica, investimenti e domanda estera netta hanno sostenuto la marginale espansione dell'economia. E’ quanto emerge dallo spaccato delle componenti pubblicato stamane dall’Istat, che ha confermato la crescita dell'economia italiana di 0,1% da +0,2% del periodo luglio-settembre 2015. I dati, più volte rivisti, sulla crescita del nostro PIL indicano che la strada per colmare il divario accumulato nel lungo periodo di crisi è ancora molto lunga. Al di là delle correzioni minimali dell’Istat, fatte  di zero virgola, si intravede solo una piccola inversione di tendenza con il ritorno al “segno più”, ma la tanto conclamata ripresa economica stenta a decollare. La nostra economia necessita di essere rafforzata da misure espansive attraverso una terapia d’urto in grado di incentivare gli acquisti facendo ripartire i consumi interni. “La strada maestra è una sola – spiega Fioravante Bosco, segretario generale aggiunto della Uil Avellino/Benevento – e cioè rafforzare il potere di acquisto dei salari e delle pensioni attraverso una riduzione delle tasse, in uno con i rinnovi dei contratti di lavoro. Inoltre, bisogna accelerare gli investimenti pubblici, soprattutto nel Mezzogiorno, iniziando finalmente a spendere le risorse dei fondi comunitari 2014-2020”.

Redazione