Atripalda

Novant’anni e non sentirli. E l’Azione Cattolica di Atripalda si ferma a festeggiarli, a celebrarli, a consacrarli. La data del 3 marzo 1925 è impressa su una pergamena firmata dalla venerabile Armida Barelli, fondatrice della Gioventù femminile. E domani è l’occasione per fare memoria della storia dell’associazione incastonata in quella della Chiesa, del nostro Paese, della nostra comunità parrocchiale, della nostra citta di Atripalda. Alle ore 18:00 sarà personalmente S.E. mons. Francesco Marino, vescovo di Avellino, a presiedere la celebrazione eucaristica nella chiesa di Sant’Ippolisto. A seguire un momento conviviale in piazza barone Di Donato, col taglio della torta e l’esposizione di una ventina di pannelli di foto storiche. I ragazzi, invece, i più giovani stanno montando un video che sarà proiettato in altre occasioni celebrative che certamente non mancheranno durante tutto l’anno. «Attraverso, la presenza silenziosa di un servizio, umile, costante, continuo – fa sapere il presidente Antonio Ventola -, l’Azione Cattolica non solo ha condiviso il cammino della Chiesa, ma ha preso per mano intere generazioni e li ha educate ai valori cristiani e umani. Veniamo da una tradizione formativa e di educazione di coscienze che abbiamo il dovere di conservare e di far conoscere sempre più. Intere generazioni si sono formate in Azione Cattolica anche nella nostra città di Atripalda. Volti noti e non che in vari ambiti: politico, economico, amministrativo hanno contribuito alla crescita della nostra cittadina. Abbiamo ereditato e maturato nel presente un patrimonio di esperienze che siamo chiamati sempre più a valorizzare oggi, e metterle a servizio della Chiesa e della società. Oggi per far crescere personalità forti, per formare persone libere occorrono narrazioni di adulti che raccontino una storia, che trasmettano alle nuove generazioni le consegne ricevute. L’anniversario dell’associazione, perciò, è occasione favorevole per esprimere gratitudine insieme a tanti che, in questi anni, hanno avuto modo di conoscere l’associazione in prima persona o, in qualche modo ne hanno incrociato i passi e per far conoscere sempre più la ricchezza dell’Azione Cattolica: “una grande famiglia che vive in una casa aperta, senza porte e finestre, che offre a tutti, dai bambini agli anziani, passando per i ragazzi, i giovani e gli adulti, un cammino di amicizia, fede, impegno, in cui concorrere responsabilmente alla missione evangelizzatrice della Chiesa. Un cammino in cui imparare ad appassionarsi a Dio, alla Chiesa e agli uomini”».