Il consigliere regionale Maria Ricchiuti, interviene in merito al presunto “disastro ambientale” verificatosi nel sito dell’ex discarica comunale di Novi Velia, piccolo comune cilentano situato ai piedi del Monte Gelbison dove la Ricchiuti ricopre l'incarico di primo cittadino. "È doveroso - dice - fare chiarezza e rimettere al mittente i ripetuti tentativi di mistificazione della realtà e di sciacallaggio politico.
Dopo un primo smottamento l’Amministrazione Comunale, ha sollecitato la ditta esecutrice dei lavori ad intervenire ad horas, al fine di porre rimedio a quanto occorso. Le tubazioni “saltate” non sono destinate, come erroneamente e strumentalmente sostenuto, per “far defluire il pergolato”, visto che il sito di che trattasi non è più una discarica, ma si tratta di una semplice linea di deflusso delle acque meteoriche. A distanza di pochi giorni, a causa delle avversità climatiche l’evento è peggiorato e l’Amministrazione ha nuovamente diffidato la ditta a voler porre in essere con estrema urgenza tutte le lavorazioni necessarie per il ripristino dell’opera così come collaudata." E’, altresì, opportuno precisare - dice Ricchiuti - che il progetto di bonifica, messa in sicurezza e ripristino ambientale è stato mirato all’obiettivo raggiunto di migliorare la salubrità dell’ambiente, recuperando la qualità ambientale dei luoghi e rifunzionalizzando il sito dell’ex discarica comunale, come area verde con la piantumazione di arbusti e piante.
Disastro ambientale nel Cilento. L'intervento della Ricchiuti
Il consigliere regionale spiega che cosa sta accendendo ai piedi del Monte Gelbison
Redazione Ottopagine