Sul fondo marino del Golfo di Napoli è stato scoperto un rigonfiamento, ossia un "duomo", che emette gas. È alto circa 15 metri e copre un'area di 25 chilometri quadrati. Annunciata sulla rivista Scientific Reports, la scoperta si deve a una campagna oceanografica coordinata da Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e università di Firenze. Una scoperta significativa, che consentirà di comprendere meglio i segreti geologici della Campania e del Golfo di Napoli. Dove, tra i vulcani attivi dei Campi Flegrei e del Vesuvio, a una profondità variabile tra i 100 e i 170 metri, il fondale marino rivela un rigonfiamento – tecnicamente un “duomo” appunto –  al quale sono associate emissioni gassose.

Il "duomo" è situato a una distanza di circa 5 chilometri dal porto di Napoli e 2,5 chilometri da Posillipo. Un fenomeno che potrebbe precedere anche la formazione di un vulcano. «Questa struttura - spiega Salvatore Passaro dell'Iamc -Cnr - si trova a metà strada tra i vulcani attivi del Campi Flegrei e del Vesuvio a profondità variabili tra i 100 e i 170 metri. La sua altezza è di circa 15 metri e copre un'area di 25 chilometri quadrati».