Il Consigliere Provinciale nonchè Consigliere Comunale ad Atripalda Vincenzo Moschella ha presentato una interrogazione al Primo Cittadino, in cui si sollecita un opportuno intervento dell'Arpac per il monitoraggio della qualità dell’aria in città: "Premesso che, la direttiva 2008/50/CE sulla qualità dell’aria fissa il limite di tolleranza giornaliero di concentrazione nell’aria di particolato fine PM10 a 50 µg/m3, valore che non deve essere superato per più di 35 giorni l’anno e che la medesima ha reso definitivamente obbligatorio anche il monitoraggio di PM2,5 (polveri ultra fine).
Relativamente al PM10, numerosi studi epidemiologici hanno mostrato che all’inquinamento sono associati effetti dannosi per la salute umana, sia a breve (effetti acuti) che a lungo termine (effetti cronici). Il comune di Atripalda rappresenta, non solo l’anello di congiunzione e lo snodo strategico tra il comune di Avellino ed i comuni dell’hinterland (attraversato dalla S.S. 7 bis e da centinaia di mezzi pesanti), ma è strettamente adiacente anche al nucleo industriale di Avellino, allo STIR e all’Isochimica.
In questi giorni in diverse comunità cresce l’attenzione di associazioni, comitati e amministrazioni a vario livello sull’inquinamento atmosferico e sulla qualità dell’aria, così come dimostrato anche dalla Legge Regionale n.1 del 18 gennaio 2016 recante “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione finanziario per il triennio 2016-2018 della Regione Campania – Legge di stabilità regionale 2016” che all’art. 13 (misure in materia ambientale) prevede, al fine di monitorare e prevenire l’inquinamento atmosferico nel territorio campano, l’istituzione di un fondo regionale per l’acquisto da parte dei Comuni campani, di centraline atte al rilevamento di concentrazione di emissioni inquinanti nell’aria. La tutela dell’ambiente e quindi il monitoraggio della qualità dell’aria costituiscono a mio avviso, un obiettivo indefettibile per qualsivoglia amministrazione comunale."