Zungoli

 

Turismo eco sostenibile, benessere e occupazione. Un progetto di sviluppo rurale che punta alla biodiversità, conservazione e qualità ambientale. La scommessa parte da Zungoli, dalle zone interne dell’appennino campano, attraverso il progetto borghi in rete. Un percorso affascinante che guarda molto lontano. L’obiettivo secondo Paolo Caruso che ha ospitato nel suo paese i sindaci del territorio, il presidente del consiglio regionale della Campania Rosetta D’Amelio, il paesologo Franco Arminio, Cnr, associazioni e operatori turistici e della comunicazione è quello di “Aprire le porte dei borghi”, attraverso un sistema di rete che possa coinvolgere il territorio, sotto un’unica bandiera. L’idea è quella di promuovere un grande evento sul ciclo turismo, mettere in rete una produzione con la creazione di piccole cooperative, creare un marchio unico attraverso un team di imprese che possano camminare in questo progetto, parallelamente con i comuni. Un modello è già in atto in Abruzzo con vantaggi notevoli per i territori, sotto ogni aspetto. Così Rosetta D'Amelio: " Ho apprezzato molto il lavoro dei 18 comuni che vi hanno aderito, è un buon inizio e fondamentale sarà lavorare per dotare ?Ufita? e ‎Baronia? di infrastrutture materiali e immateriali che rendano veramente possibile fare agricoltura di qualità e turismo sostenibile." Tutela del patrimonio ambientale e culturale, miglioramento dei servizi e collegamenti intercomunali, promozione e valorizzazione delle risorse del territorio, ambiente, architettura, artigianato, tradizioni, prodotti e cucina tipica. Riscoprire il proprio passato per progettare e costruire il futuro delle nuove generazioni irpine.  Zungoli, recentemente ha ottenuto del resto la certificazione di uno dei Borghi più belli d’Italia.  In sintesi, una rete di Borghi capace di offrire opportunità diversificate, culturali, paesaggistiche, ambientali, religiose, storico e artistiche, tempo libero, genuinità e piatti tipici,  lungo i sentieri, attraverso percorsi turistici guidati. Tante opportunità per tutte le esigenze e interessi. Rivitalizzare i borghi attraverso politiche e interventi non solo di ristrutturazione di caseggiati, edilizia urbana, ma soprattutto mediante iniziative di attività artigianali e di servizi, trasformazione, filiera di prodotti di certificata qualità che possono portare a nuova occupazione e a riempire nuovamente le case vuote e abbandonate, con i tanti giovani che potrebbero usare in modo gratuito locali, residenze e ambienti per nuove opportunità di lavoro. E per i piccoli comuni il diritto di continuare a vivere e a scrivere altre e più significative pagine di storia dell’irpinia, con questo ambizioso progetto potrebbe non rimanere più solo un sogno nel cassetto.

Gianni Vigoroso