Fusione tra Alto Calore e Ge.se.sa, il dirigente provinciale del Mir Giuseppe Rubinaccio chiede ai sindaci del Vallo Lauro di far fronte comune per impedire l'operazione. «Da qui a qualche giorno, l’assemblea dell’Alto Calore sarà chiamata a decidere sulla fusione a freddo con la Ge.se.sa, che altro non sarebbe che una società dove sono presenti anche capitali privati, quella Acea che a Roma tutti conoscono. All’assemblea parteciperanno tutti i soci, a parte quelli di maggioranza, ovvero i sindaci di Avellino e Benevento, ci saranno anche i sindaci della provincia. E quelli della mia zona, il Vallo di Lauro».
«Lorsignori, fino ad oggi, sono stati in religioso silenzio, probabilmente più impegnati a gestire il piccolo cabotaggio di incarichi e prebende da distribuire ad amici e famigli - prosegue il giovane politico quindicese - Ma a marzo dovranno assumere un impegno, partecipare all’assemblea e dire una parola chiara contro questa operazione, molto simile all’Italicum, che ci cadrà sulla testa senza possibilità di alcuna considerazione o iniziativa. Allora i nostri sindaci abbiano il coraggio di dire no. Rispettando il volere di centinaia di cittadini del Vallo che nel giugno del 2011 si espressero a favore dell’acqua pubblica. Non facciano anche stavolta gli struzzi, oppure gli "yes man" di qualche politico che si è già diviso la torta. Altrimenti per loro, visto che vigileremo su deleghe e partecipazione all’assemblea, saranno davvero acque agitate».
Redazione