«Denunciamo con fermezza la decisione dell’amministrazione Boccia di intervenire in modo radicale e incomprensibile sul verde pubblico, nello specifico con il taglio ingiustificato di numerosi alberi sul suolo comunale. Nella giornata di Mercoledì 17 febbraio si è dato il via alla Somma Urgenza della determina comunale (n.3/2016) contenente l’impegno di spesa di € 1.200,00 per il taglio di alberi d’alto fusto “nel civico cimitero, zona antistante lo stesso, zona campo sportivo, piazza antistante il comune e Piazza Vittoria”. Ci risulta assolutamente assurdo e vergognoso l’intervento nel piazzale antistante il cimitero con il taglio di tutti gli abeti, posti lì da decenni e sinceramente innocui oltre che di rara bellezza.
La loro pericolosità sembrerebbe, sempre a quanto riporta la determina comunale, essere stata verificata dal consigliere delegato Modestino Giliberti, sorprendentemente esperto in materia.
Forse, l’unica spiegazione è che il nuovo gruppo, costituitosi in seno alla maggioranza (tre consiglieri su cinque totali), ha voluto dimostrare al Sindaco, con un atto totalmente scellerato, che se vuole conservare la fascia tricolore deve obbedire alle nuove logiche di potere senza avere nessuna voce in capitolo. Siamo stanchi di osservare l’inesorabile decadimento di un paese che da baluardo di operosità positiva nella Valle del Sabato è passato, negli ultimi anni, a paese fantasma, senza guida e senza cura. E’ giunto il momento che l’amm Boccia e il Sindaco in primis decidano cosa fare per il futuro di San Michele. La nostra proposta, che indirizziamo direttamente al Sindaco Michele Boccia, è che se per i poveri abeti in località Madonna delle Grazie fosse stata necessaria solo una corretta potatura, per la sua amministrazione è necessario un taglio veloce e radicale. L’unica possibilità sono le sue dimissione dalla carica di primo cittadino per dare di nuovo voce ai sanmichelesi e nuova vita amministrativa al paese e per conservare un barlume di dignità senza scendere a meschini ricatti di vecchi e nuovi personaggi in cerca d’autore.