Mercogliano

 

Non esistono parole per descrivere la perdita di un figlio. Ancora di più quando si tratta di un pozzo incerto e terrificante di una scomparsa.Le telecamere della nota trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?” di Raitre sono tornate a Mercogliano sulle tracce della dolorosa scomparsa del giovane ventisettenne di Torelli di Mercogliano. E’ la seconda volta nel giro di due settimane. Segnale positivo che lascia sperare in nuove piste di ricerca per il ritrovamento di Gianluigi Russo. I giornalisti della trasmissioni sono tornati, soprattutto, alla luce delle ipotesi che nelle ultime settimane tormentano i familiari spaventati da possibili legami con sette sataniche o, addirittura di arruolamenti nella legione straniera. Quest’ultima ipotesi è stata avanzato dallo stesso papà di Gianluigi, Rocco, secondo cui il figlio sarebbe stato manipolato con l’inganno per poter guadagnare dei soldi. Nella puntata di mercoledì sera, gli inviati di “Chi l’ha visto?” hanno dedicato un lunghissimo approfondimento alla scomparsa del ragazzo. Un racconto per immagini e interviste al padre, alla madre Anna Iandolo e al suo compagno Paolo Lamberti e agli zii Marianna Coppola e Antonio Ambrosoli.


Come già anticipato circa due settimana fa, sempre all’interno della trasmissione, ciò che inquieta i familiari è  il ritrovamento sul computer del giovane è una stana fotografia dell’Abbazia di Montevergine in aggiunta a vari collegamenti a siti di contenuto satanico che legati alla passione di Gianluigi per la matematica e alla fisica quantistica porterebbero a fare pensare ad una possibile e fatale attrazione esoterica.  Insomma, dubbi su dubbi che legati a timori e ansie, accrescono nella famiglia di Gianluigi l’angoscia e la paura di non poter più ritrovare l’amato figlio scomparso il 18 ottobre 2013. Come se fosse stato risucchiato dal nulla più profondo dopo essere uscito di casa in tuta senza portare nulla con sé, neanche il telefono cellulare, a bordo della proprio auto: una Hyundai di colore grigio. La stessa auto che pochi giorni dopo fu ritrovata, da alcuni ragazzi, abbandonata davanti all’ingresso della Base americana dismessa di Campomaggiore a Montevergine. In quei giorni le forze dell’ordine e  decine di volontari portarono avanti ricerche serrate nella zona e oltre: fino a setacciare l’intera montagna raggiungendo perfino i canali fluviali di Mugnano del Cardinale.

Fino a oggi l’ipotesi  più attendibile rimane quella dell’allontanamento volontario  a cui si aggiunge il probabile coinvolgimento, nella scomparsa, di un’altra persona, come aveva fatto supporre il comportamento delle unità cinofile impegnate nelle ricerche. Ma è ancora buio totale e misteri fitti per questa tragica vicenda: i numerosi avvistamenti, soprattutto nel salernitano, si sono rilevati inconsistenti così come le ricerche avviate da un investigatore privato e da un grafologo. A quasi due anni  dalla scomparsa l’attenzione mediatica è ancora alta. La madre è stata contattata e invitata anche dalla redazione de «I fatti di vostri» di Raidue, trasmissione che già s’interessò al caso, nel novembre del 2013.