Baiano

“Le Autonomie locali: dalle Unioni alle Aree vaste intercomunali. L’esperienza di Montoro, la città della Valle dell’Irno”. E’ il tema al centro del Focus in agenda, domenica 21 febbraio, alle ore 10,30 nei locali del Circolo “L’Incontro”. Una tematica di particolare valenza e attualità per un territorio dove da qualche mese è nata l'Unione dei Comuni, e in cui da tempo si sogna la nascita della Città del Baianese. A trattarne sarà il sindaco di Montoro Mario Bianchino. Il modello della Città della Valle dell’Irno, strutturato con la Municipalità unica determinata dalla fusione tra i Comuni di Montoro Inferiore e di Montoro Superiore, è il primo del genere ad aver preso forma e contenuti in Campania sulla scia di un processo politico-amministrativo, ancorato ad una chiara scelta di democrazia referendaria secondo il dettato della specifica legge regionale; un processo, che ha coinvolto direttamente le comunità cittadine per un percorso relativamente breve nell’arco del decorso quinquennio, a cui hanno conferito impulso e spirito di partecipazione attiva partiti e associazioni del territorio.

 La testimonianza del “Primo cittadino” di Montoro costituisce dunque un elemento di proficua  analisi, mentre viene sviluppandosi con speditezza il discorso pubblico sul ruolo dell’Area Vasta, già costituita con i protocolli d’intesa sottoscritti, che coinvolge le amministrazioni dei 32 Comuni dell’immediato circondario di Avellino, nel cui ambito la Città della Valle dell’Irno ha una rilevante collocazione anche per la scelta compiuta con l’istituzione della Municipalità unica. In questo scenario si innesta la rappresentatività parlamentare nazionale, che per il territorio del prefigurato Sistema di sviluppo, con le “politiche” del 2018, risulterà dimezzata per la ripartizione dei collegi elettorali ”decretata” dall’”Italicum”; ripartizione che assegna i sette Comuni del Vallo di Lauro, con Avella e Sperone al collegio dell’area nolana e vesuviano-pomiglianese, “lasciando” Baiano, Mugnano del Cardinale, Sirignano e Quadrelle nel collegio di Avellino. 

 

Redazione