Caposele

La vicenda risale a qualche anno fa quando la Procura cominciò a indagare su presunti abusi d’atto d’ufficio. Secondo l’accusa l’assessore ai lavori pubblici di Caposele, insieme ad altre quattro persone che facevo parte della commissione edilizia del Comune, avevano rilasciato pareri favorevoli per un appalto di opere dei padri redentisti di Materdomini (tra cui una struttura alberghiera, un’arena -anfiteatro). In particolare era stato rilasciato un permesso a costruite per la realizzato di condotte fognarie, giudicato irregolare e per questo motivo sono stati rinviati a giudizio sia l’assessore che la commissione edilizia. Un processo cominciato già a Sant’Angelo dei Lombardi con il rinvio a giudizio dal gip Ciccone, e che si è concluso oggi davanti al collegio penale di Avellino, presidente Troiano. 

Il pool della difesa era composto dagli avvocati Alfonso Sturchio (per due membri della commissione), Vincenzo Esposito, Nicola Cicchetti, Giovanbattista De Simone e Paola Majorana. 

Tutti gli imputati sono stati assolti. In particolare l’avvocato Sturchio ha dimostrato l’assoluta regolarità del parere espresso dalla commissione edilizia, facendo riferimento anche alla testimonianza del consulete tecnico della Procura e ai regolamenti edilizi del comune dei Caposele.