"Signori si nasce e io lo nacqui, modestamente". È una delle citazioni più celebri e amate di Totò, che il 15 febbraio del 1898 nacque. Non tutti sanno che l'amato Totò era stato battezzato Antonio Vincenzo Stefano Clemente, poi ribattezzato all'eterna fama della celebrità con il lezioso vezzeggiativo napoletano che lo ha reso immortale.

Figlio della siciliana da Anna Clemente e dal marchese Giuseppe De Curtis, nacque nel rione Sanità, in via Santa Maria Antesaecula, dalla relazione tra sa madre e il nobile, che si rifiuto di riconoscerlo. Per questo fu adottato nel 1933 dal marchese Francesco Maria Gagliardi Focas. La sua è una produzione fecondissima dal teatro (con 50 rappresentazioni) all'allora nascente cinema (97 film, di cui alcuni divenuti capolavori), alla televisione, dove, pure, non disdegnava di comparire. 

A 118 anni dalla morte a Napoli, nella sua città natale, è vivissimo il ricordo di Totò. Proprio in occasione del compleanno del principe della risata torna attuale la questione riguardante la mancata apertura del Museo dedicato all'artista, progettato nel Palazzo dello Spagnolo in via Vergini, dove il giovanissimo Antonio De Curtis visse i primi anni della sua vita. L'iniziativa, messa in campo molti anni fa, si è via via arenata. Oggi ci sono state tante iniziative in suo nome come un itinerario dei luoghi che hanno segnato la vita di Totò a Napoli Presso il teatro comunale di San Vitaliano, con Liliana ed Elena de Curtis, Antonio Falcone, Mimmo Falco e Angelo Ciaravolo il ricordo del principe con le testimonianze dei protagonisti del cinema italiano. Al termine dell'incontro, verrà presentato il " Dolce Totò 2016 ", una torta da guinness dei primati, preparata dai noti pasticceri dell'area nolana.