Chi soccorre la guardia medica? Da tempo il plesso di Via dello Sport deve fare i conti con problematiche strutturali e di altra natura che rendono improbo lo svolgimento del servizio. A denunciarlo sono gli stessi medici (Amodeo, Conti, De Masi, Maio, Nardone) che operano nel presidio di continuità assistenziale pietrelcinese ubicato nell’edificio ex scolastico attraverso un documento a loro firma, indirizzato al sindaco Domenico Masone, all’Ufficio tecnico comunale, al direttore responsabile del distretto sanitario Asl 2 e al Comando provinciale dei Vigili del Fuoco. Con il documento i professionisti richiedono «la verifica delle condizioni statiche e di sicurezza» dei locali adibiti a guardia medica di Pietrelcina. «I disagi - racconta uno dei medici - si sono acuiti la notte del 31 dicembre. E’ scoppiata una conduttura d’acqua ai piani superiori e le infiltrazioni sono arrivate fin dentro i locali. Ci fu l’interruzione della energia elettrica e dovemme richiedere l’intervento di forze dell’ordine e Vigili del Fuoco, prontamente intervenuti, per riprendere il servizio. La conduttura è stata aggiustata - aggiungono i cinque camici bianchi - ma ci sono ancora dei problemi. Chiediamo pertanto di essere messi in una condizione di maggiore sicurezza. La struttura è interessata al momento da lavori di ristrutturazione. Ci è stato preannunciato il trasferimento in altra struttura, probabilmente in via Roma. Per il momento comunque siamo ancora qui». Ma le difficoltà incontrate dai cinque medici non si fermano qui e investono anche il capitolo risorse umane: «Avremmo bisogno di un’altra unità - affermano - Dalle sei unità mediche precedenti siamo scesi alle cinque attuali. Ma il bacino di utenza richiederebbe un altro professionista in quanto il presidio di continuità assistenziale di Pietrelcina è riferimento anche per Pago Veiano e Pesco Sannita, senza contare i pazienti di San Marco dei Cavoti e Paduli che spesso si rivolgono a noi. Per non parlare dei numerosi pellegrini che giungono in paese. Di certo se hanno bisogno di cure - concludono con ironia i medici - non possiamo mandarli via senza assistenza».
Allarme Guardia medica tra infiltrazioni e carenza d'organico
La denuncia degli operatori: «Struttura allagata, si verifichi»
Redazione Ottopagine