È rinchiuso nella sezione «sex offender» del carcere di Cassino, che in questo momento ospita 28 detenuti. Paolo Pietropaolo viene considerato un detenuto da controllare. 
Viene tenuto d'occhio perchè potrebbe tentare il suicidio. Anche perchè Pietropaolo aveva già tentato di uccidersi, ingerendo, mentre era in auto in fuga, diverse pillole antidepressive che prende per curarsi. «Valuterò nelle prossime ore se presentare una richiesta di consulenza psicologica, per verificare la compatibilità, nell'attuale stato depressivo del mio assistito, con la detenzione carceraria». Lo dice l'avvocato difensore di Pietropaolo.
Le ipotesi di accusa restano per il momento tentato omicidio pluriaggravato e procurato aborto. L'8 febbraio è stata fissata un'udienza di incidente probatorio, per un «atto irripetibile»: Il vigilantes, Gennaro Tassieri, racconta che era stata presa dall'auto come se fosse stata comprata durante il tragitto.

Sono aspetti che dovrà chiarire l'inchiesta a Napoli. Avevano generato la piccola con la fecondazione assistita, poi, negli otto mesi di gestazione, si erano visti solo quattro volte, anche se parlavano di frequente a telefono. E Carla, ha ripetuto Pietropaolo, aveva un altro, nonostante fosse incinta. Elemento scatenante dell'ultima violenta discussione sarebbe un video, spedito in forma anonima a Paolo, che ritrae Carla con l'altro, come riportato da ilmattino.it.